Tra dolori e brutalità

Il Consiglio ecumenico delle chiese è addolorato per la morte degli ostaggi a Gaza e chiede il cessate il fuoco immediato

 

 

Il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), Jerry Pillay, si è unito a coloro che soffrono per la perdita dei sei ostaggi i cui corpi sono stati recuperati dalla Striscia di Gaza il 31 agosto. «I rapporti suggeriscono che tutti e sei gli ostaggi siano stati colpiti più volte da distanza ravvicinata nelle ore o nei giorni precedenti, dunque indicando che siano stati giustiziati dai loro rapitori», ha detto Pillay. «Detestiamo tale brutalità e chiediamo che tutti gli ostaggi rimasti siano rilasciati immediatamente e incondizionatamente, messi in sicurezza e restituiti alle loro famiglie e ai loro cari».

 

Pillay, ha inoltre espresso dolore «per tutte le vite perse – israeliane e palestinesi – nella guerra in corso. Chiediamo – ha proseguito – il cessate il fuoco immediato per porre fine alle violenze, allo spargimento di sangue e alla distruzione di intere comunità, in modo che nessuna famiglia debba più piangere la perdita dei propri cari. Facciamo appello – ha concluso –, a tutte le parti affinché ricordino la loro umanità e la loro responsabilità davanti ai principi più fondamentali della legge e della moralità, e davanti a Dio».