Medio Oriente. Sinodo valdese: fermare l’odio e cessare il fuoco
Approvato un ordine del giorno sul dramma in corso in Israele e Palestina durante i lavori del Sinodo dell?Unione delle chiese valdesi e metodiste
Due applausi, uno al termine della lettura dell’ordine del giorno, e uno alla sua approvazione, hanno sottolineato la concordia che i delegati e le delegate del Sinodo valdese hanno raggiunto attorno ad un argomento oggetto di un franco dibattito: la pace in Medio Oriente. Forse sarebbe meglio dire la pace sulla terra, perché vari interventi hanno voluto allargare lo sguardo alle decine e decine di conflitti che sconvolgono le vite di milioni di persone. L’argomento era sentito, tanto da ritagliarsi un notevole spazio di discussione.
L’ordine del giorno si concentra infine sulla questione israelo-palestinese ed è stato preparato da un’apposita commissione, creata una volta ascoltate le varie posizioni espresse in aula. Fra «equivicinanza» e «necessità di non tacere i soprusi» il testo finale riflette quello che è stato definito come un dialogo franco e cordiale fra le parti, lontano dalle polarizzazioni che, è stato raccontato a più riprese, hanno caratterizzato anche la vita delle chiese locali a partire dal 7 ottobre in poi.
Soddisfatta si dichiara la moderatora Alessandra Trotta, che ha voluto sottolineare come l’obiettivo della Tavola valdese fosse proprio quello di vivere in aula sinodale un tale dibattito, nel rispetto dei luoghi e dei tempi in cui la Chiesa valdese è abituata a discutere. Dando dunque la parola ai suoi rappresentanti, come prima accaduto negli organismi intermedi che la costituiscono, giù giù fino alle chiese locali.
In sintesi l’ordine del giorno definisce il Sinodo inorridito per la ferocia del conflitto, per il numero esorbitante di vittime civili, e invoca l’immediato cessate il fuoco permanente e la prosecuzione dei negoziati.
Ribandisce il diritto di entrambi i popoli di vivere in pace e reciproco riconoscimento. Chiede il rispetto de diritto internazionale (come ad esempio i confini precedenti al 1967).
Invita a tenere aperti i cuori sulle sofferenze. Si impegna a dare sostegno agli obiettori di coscienza che rifiutano la guerra. In questa prospettiva dà mandato alla tavola di sostenere il progetto “Fermiamo odio, aiutiamo i costruttori di pace” della Fcei di cui vi abbiamo parlato qui.
Condanna radicalismi, antisemitismo, islamofobia. Invita le chiese a aderire alla settimana del Cec(Consiglio ecumenico delle chiese) per Israele e Palestina del 16-22 settembre 2024.
Alle ore 12:30 in diretta in presenza oppure online a questo link https://youtube.com/live/EkAIOiOaMvg la conferenza stampa dal Sinodo valdese per parlare di Medio Oriente e di vie legali di accesso.