Dichiarazione comune luterano-ortodossa sul Filioque
Un rinnovato focus sulla formulazione originale del Credo niceno «contribuirà alla guarigione di divisioni secolari»
La Federazione luterana mondiale (Flm) e la Chiesa ortodossa hanno rilasciato una dichiarazione congiunta sull’aggiunta della clausola del “Filioque” al Credo niceno-costantinopolitano, una questione teologica che ha diviso le tradizioni della Chiesa orientale e occidentale per quasi mille anni.
La parola “filioque” (“e il Figlio”) per descrivere la processione dello Spirito Santo, è stata aggiunta dalla Chiesa latina al Credo secoli dopo la sua composizione per contrastare l’arianesimo, ma la Chiesa orientale ha sempre protestato contro questa inserzione.
In una dichiarazione comune della Commissione congiunta internazionale sul dialogo teologico tra la Flm e la Chiesa ortodossa, entrambi i partner «suggeriscono che la traduzione dell’originale greco (senza il Filioque) venga utilizzata nella speranza che ciò contribuisca alla guarigione di divisioni secolari tra le nostre comunità e ci consenta di confessare insieme la fede dei Concili ecumenici di Nicea (325) e Costantinopoli (381)».
La Commissione ha elaborato la dichiarazione nella sua 18a sessione plenaria tenutasi al Cairo, in Egitto, a maggio di quest’anno. La Commissione ha sottolineato che il Credo è una dichiarazione liturgica e dottrinale fondamentale e ha espresso la speranza di un rinnovato focus sulla teologia trinitaria nella vita delle chiese. «Entrambi affermiamo la piena divinità e personalità dello Spirito Santo, che è stata espressa in modi diversi nelle tradizioni orientali e occidentali».
La dichiarazione comune è il risultato di oltre 40 anni di dialogo e impegno ecumenico tra la Flm e la Chiesa ortodossa. Viene offerto come segno di riconciliazione per il 1700° anniversario di Nicea che cadrà 2025. Segna anche un passo di speranza verso una maggiore comprensione teologica e unità tra le chiese luterane e ortodosse.
Di seguito la dichiarazione comune completa:
Noi, rappresentanti della Federazione luterana mondiale e della Chiesa ortodossa, ci siamo riuniti in uno spirito di amore e comunione cristiana per discutere la questione della processione dello Spirito Santo che divide la Chiesa. Entrambi affermiamo la piena divinità e personalità dello Spirito Santo, che è stata espressa in modi diversi nelle tradizioni orientali e occidentali. Sappiamo che il Filioque è stato inserito nel Credo niceno-costantinopolitano dalla Chiesa latina in risposta all’eresia dell’arianesimo secoli dopo la composizione del Credo niceno-costantinopolitano.
La Chiesa orientale ha sempre protestato contro questa inserzione. Come parte della tradizione latina, i riformatori ereditarono il Credo con il Filioque e non lo considerarono problematico. Valutando questo antico e venerabilissimo testo cristiano ecumenico, suggeriamo che la traduzione dell’originale greco (senza il Filioque) venga utilizzata nella speranza che ciò contribuisca alla guarigione di secolari divisioni tra le nostre comunità e ci consenta di confessare insieme la fede dei Concili ecumenici di Nicea (325) e Costantinopoli (381).
Il Credo niceno-costantinopolitano è una dichiarazione dottrinale utilizzata nella liturgia. Il popolo di Dio prega il Credo niceno-costantinopolitano e in quella preghiera la sua fede è plasmata dal Dio uno e trino. Un rinnovato focus sulla formulazione originale del Credo niceno-costantinopolitano può incoraggiare una rinnovata riflessione teologica sulla Trinità e sul ruolo dello Spirito Santo.
Inoltre, entrambi affermiamo che nella nostra dottrina trinitaria il Padre è la causa (αἴτiος) della generazione del Figlio e della processione dello Spirito. Gli ortodossi comprendono che il Filioque era spesso inteso a sottolineare la relazione tra il Figlio e lo Spirito e i luterani sono consapevoli che nella tradizione ortodossa lo Spirito è talvolta concepito come procedente (ἐκπορευόμενον) attraverso il Figlio. Siamo anche consapevoli che ci sono altri modi per indicare la relazione tra il Figlio e lo Spirito. Ci auguriamo che l’esplorazione della formula “attraverso il Figlio” usata da Massimo il Confessore, Giovanni Damasceno e Tarasio di Costantinopoli e le opinioni pertinenti di Gregorio di Cipro e Gregorio Palamas, possano facilitare il nostro sforzo comune per raggiungere un ulteriore accordo riguardo alla processione dello Spirito Santo.
Immagine: Icona russa che raffigura Costantino I fra i Padri conciliari al primo Concilio di Nicea (325)