Eric Liddell: l’uomo che non avrebbe mai corso la domenica
L’epopea umana e sportiva dello scozzese, figlio di missionari e che a sua volta, dopo la vittoria olimpica, lasciò glorie e onori per evangelizzare in Cina
Sono cominciate da pochi giorni le Olimpiadi di Parigi. Non è la prima volta che la capitale francese ospita i giochi; per esempio, era già successo nel 1924, un secolo fa, quando gareggiò e vinse il velocista Eric Liddell, lo scozzese volante.
Liddell è famoso per aver rinunciato alla gara dei 100 metri, in cui era favorito, le cui batterie si correvano la domenica, giorno che un buon cristiano – e Liddell lo era – dedica esclusivamente a Dio e al riposo. Una scelta di coscienza che nemmeno a quell’epoca molti riuscirono a capire, figuriamoci oggi che a dominare non è il Dio del riposo ma quello dell’orario continuato, con ogni business aperto 24 su 24, 7 giorni la settimana. Liddell ripiegò iscrivendosi ai 400 metri, gara non sua, nella quale vinse inaspettatamente l’oro e stabilì il nuovo record mondiale!
Questa storia è stata raccontata nel film “Momenti di gloria /Charriots of Fire”, premio Oscar 1984. Per esempio racconta anche la storia di Harold Abraham, velocista di origine ebraiche che subì lo strisciante antisemitismo dell’accademia inglese, allenato da un italiano a cui la Federazione britannica impedì di presenziare alla finale dei 100 metri che vinse al posto di Liddell.
Nel film c’è una scena memorabile, almeno per me: Liddell che legge dal pulpito il capitolo 40 di Isaia, mentre scorrono immagini della fatica, delle cadute e delle sconfitte degli atleti: “I giovani si affaticano e si stancano; i più forti vacillano e cadono; ma quelli che sperano nel Signore acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano”.
La storia di Liddell non è però tutta qui. Ancora oggi egli è ricordato come uomo di sport e uomo di fede. Nel 1925, l’anno dopo la sua vittoria olimpica, Liddell lasciò l’Europa e partì missionario per la Cina. Si trattò in realtà di un ritorno a casa, perché Liddell in Cina c’era nato: figlio di una coppia di missionari scozzesi, per tutta la sua infanzia si era ritenuto un cinese piuttosto che uno scozzese. Ora, in Cina, vi sarebbe rimasto fino alla fine della sua vita, lavorando, tra l’altro, come insegnante in una scuola anglo-cinese a Tiensin.
Nel suo periodo di missionario scrisse un suo Credo personale che, tra l’altro, dice: “Credo che sia volontà di Dio che il mondo intero sia senza barriere di razza, colore, classe o qualsiasi altra cosa che spezzi lo spirito di comunione”.
Nel 1943 fu imprigionato in un campo di concentramento giapponese dove morì prematuramente – per un tumore al cervello impossibile da diagnosticare e da curare in un campo di prigionia – nel 1945, a cinque mesi dalla fine della guerra. Quando la notizia della sua scomparsa arrivò, lo pianse tutta la Scozia, piccola terra di grandi missionari. Le spoglie di Liddell riposano nel Mausoleo dei Martiri di Shijiazhuang, tra i pochissimi europei ad esservi sepolto.
Ancora oggi Liddell è un personaggio popolare in Scozia tanto che quest’anno è stato istituito un programma di celebrazioni intitolato “The Eric Liddell 100””, dove il numero 100 si riferisce sia al Centenario sia alla gara dei 100 metri a cui rinunciò.
Si è già tenuto a giugno un culto commemorativo nella cattedrale di St. Giles a Edimburgo, con predicazione del moderatore della Chiesa riformata unita, la chiesa di cui oggi Liddell sarebbe membro.
Il prossimo 11 agosto, giorno di chiusura dei giochi di Parigi 2024, BBC Radio 4 manderà in onda un programma di inni e di canti dalla chiesa di Morningside, quella che a inizio Novecento la famiglia Liddell frequentava. Inoltre, sempre a Morningside, c’è la “Eric Liddell Community” che sostiene le persone affette da demenza con un servizio di assistenza diurno.
Per conoscere l’intera storia di Eric Liddell c’è un libro in italiano scritto da David McCasland, intitolato “Eric Liddell. Momenti di gloria” (ed. GBU). Buona domenica.
Dalla rubrica “Parliamone insieme” del Culto Evangelico | Culto Evangelico del 28/07/2024 | Rai Radio 1 | RaiPlay Sound dal minuto 18:35.