Campi estivi a Riesi: coniugare didattica, divertimento e crescita
Un mese intenso di attività molto apprezzate dalla popolazione locale
«Ohana significa famiglia e famiglia vuol dire che nessuno viene abbandonato o dimenticato», questa frase, resa iconica dal celebre film d’animazione “Lilo & Stitch”, ben riassume lo spirito con cui l’associazione culturale Imparo Divertendomi si relaziona con quanti e quante si affacciano alle loro attività (in primis i bambini e le bambine ma anche i genitori). Il termine «Ohana» contempla un cerchio più ampio di quello familiare, include tutte quelle persone che per noi sono importanti e per le quali proviamo affetto.
Il loro centro estivo che, come le attività invernali, si è svolto presso la Chiesa Valdese di Riesi, va concludendosi dopo più di un mese di intense giornate fatte di giochi, balli, attività atte a stimolare la creatività come ad esempio la pittura, il collage, il disegno, le costruzioni… e tantissime risate. Non viene inoltre trascurato l’aspetto culturale poiché tra le prerogative di Imparo Divertendomi vi è da sempre il tentativo di coniugare didattica, divertimento e crescita personale. Il “metodo” è stato evidentemente apprezzato, visto che a fronte del limite di 40 posti (a causa del poco spazio a disposizione), le richieste sono state notevolmente superiori, tanto da dover istituire una lista d’attesa.
In linea con il principio di «Ohana» le maestre dell’associazione hanno voluto allargare la fascia di età ai tre-dieci anni. Una scelta non facile a livello organizzativo ma che ha permesso a molti fratelli e sorelle di non separarsi assieme dopo un anno in cui l’età li ha indirizzati a percorsi didattici differenti.
E poiché nessuno viene abbandonato o dimenticato alcune ex “studentesse” del doposcuola sono state incluse come ospiti speciali per l’animazione di alcune giornate, offrendo così la possibilità di non sentirsi escluse da uno spazio che negli anni precedenti ha significato molto per loro.
Come la piccola Lilo ha saputo vedere in Stich non un marziano ma un amico, certo un po’… atipico, allo stesso modo chiunque abbia frequentato nei locali della chiesa le attività proposte da Imparo Divertendomi ha compreso (a volte anche dovendo superare dei pregiudizi) che l’altro, colui che noi biblicamente definiremmo “il nostro prossimo”, può anche avere ai nostri occhi delle stranezze ma che sono proprio quelle sue caratteristiche a renderlo la persona che è; e che imparando a conoscersi e a condividere, dalle matite colorate alla disperazione per i troppi compiti assegnati, quel “marziano” può diventare un amico che non vedrai l’ora di rincontrare l’indomani.
Come preannunciato (Riforma 19 giugno 2024) questa estate, in eco alla precedente, i temi della biodiversità e delle api (e l’importante ruolo che ricoprono) sono stati centrali. Così, in una sorta di gemellaggio tra alveari, l’ape nera sicula ha incontrato l’ape yellow face (“dalla faccia gialla”), autoctona delle isole Hawaii. L’incontro tra queste api isolane è stato celebrato con una festa in stile hawaiano per dirsi, col danzate linguaggio del corpo di quest’insetti, che ci si rivede a settembre per cominciare un nuovo anno scolastico assieme. Buon agosto e a presto!