La legge di Dio incisa nei nostri cuori

Un giorno una parola – commento a Geremia 31, 33

 

 

«Questo è il patto che farò con la casa d’Israele, dopo quei giorni», dice il Signore: «io metterò la mia legge nell’intimo loro, la scriverò sul loro cuore, e io sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo»

Geremia 31, 33

 

Agli Israeliti, appartengono l’adozione, la gloria, i patti, la legislazione, il servizio sacro e le promesse

Romani 9, 4

 

Il profeta Geremia analizza la situazione del popolo di Israele in esilio a Babilonia. Il suo giudizio è molto severo: Israele ha rotto il patto, l’alleanza con Dio. Ha disubbidito alla Legge: nei primi capitoli si parla di ingiustizia, idolatria, adulterio, profeti e sacerdoti che traviano il popolo. L’esortazione al pentimento è ripetuta, ma sembra inascoltata.  La distruzione di Gerusalemme e l’esilio ne sono la conseguenza, il castigo meritato.

 

Ma non è un castigo che durerà per sempre. Nei capitoli 30 e 31, detti “il libro della consolazione”, di cui fa parte il versetto di oggi, Dio cambia idea; non perché il popolo si sia pentito, ma per un atto divino unilaterale e misericordioso. “Le mie viscere si commuovono per Efraim”, e ancora: “sono diventato un padre per Israele, ed Efraim è il mio primogenito.”

 

Dio scriverà nuovamente le sue leggi, ma ora esse non saranno più scritte sulla pietra, o su un rotolo di pergamena, ma saranno incise nel cuore del popolo. E segue la promessa: “Io sarò loro Dio ed essi saranno mio popolo”.

Perché Dio prova pietà, il suo amore è troppo grande. Quando la Legge divina sarà impressa direttamente nei cuori, obbedire sarà facile, naturale; diventerà spontaneo.

 

A questo punto mi chiedo e vi chiedo: i comandamenti divini sono veramente incisi nel nostro cuore? Noi, seguaci di Cristo, sentiamo veramente il suo pensiero, il suo evangelo, come qualcosa che è totalmente parte di noi, della nostra indole? Può esserci il pericolo che l’evangelo, poniamo ad esempio le parole del Sermone sul monte, diventino per noi qualcosa di scontato, da leggere o ascoltare distrattamente?

 

Forse è bene ricordarsi che, come credenti, l’evangelo dovrebbe essere veramente inciso nei nostri cuori. Amen.