Liberia. Chiese e salute

Il Consiglio ecumenico delle chiese: le comunità ecclesiastiche diventino veri e propri presidi sanitari

 

 

Il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), in collaborazione con il Consiglio delle chiese della Liberia e la Christian Health Association della Liberia, ha promosso alcuni seminari (a Monrovia il 4 e il 5 luglio e a Buchanan l’8 e il 9 luglio) per fornire indicazioni operative e teoriche su come le chiese possano diventare dei ministeri sostenibili di promozione della salute. I workshop includevano una panoramica della situazione sanitaria in Liberia per mettere in evidenza quelle che sono le dieci principali cause di mortalità.

 

Ai partecipanti è stato chiesto di formulare una strategia di contrasto alle cause con piani mirati, utilizzando come modello un piano d’azione che il Cec ha elaborato tra il 2017 e il 2020, proprio per mobilitare e attrezzare le chiese come comunità di guarigione. Il modello prevede un Comitato sanitario in ogni chiesa e la formazione di un team multidisciplinare incaricato di pianificare, coordinare, riferire e sostenere le attività sanitarie nelle diverse congregazioni. L’azione pratica di sostegno e la testimonianza pubblica sono i punti di forza di questa strategia sanitaria.

 

I partecipanti hanno potuto apprendere le basi teologiche, storiche e pratiche della promozione della salute; e ancora avuto indicazioni su quali siano i punti di forza, di debolezza, ma anche quali le opportunità, le minacce e stakeholder; infine come utilizzare gli strumenti di monitoraggio e di valutazione dei rischi.

 

Il modello strategico del Cec si muove su tre livelli: base, intermedio e avanzato, per creare un’iniziale fiducia, gettare le basi per crescere e, infine, per muoversi in modo più ambizioso.

 

Il dottor Mwai Makoka, dirigente del programma del Cec per la salute e la guarigione, ha sottolineato l’urgente necessità di sostenere tali iniziative: «Le chiese sono strutture affidabili, comunità di base in Africa con un grande potenziale per tutelare la salute pubblica, sono efficaci presidi e sostenibili. Le chiese – ha proseguito –, possiedono tre grandi risorse: le idee, la legittimità e la forza di volontà. Queste caratteristiche aiutano le persone che le frequentano a prendersi cura gli uni degli altri e ad essere “agenti” attivi del cambiamento; sono luoghi di formazione di leadership, di reperimento di risorse e luoghi di formazione del personale e di condivisione collettiva, sociale».

 

 

Il segretario generale del Consiglio delle Chiese della Liberia, Christopher Wleh Toe, ha ricordato uno dei principali motivi di preoccupazione sanitaria: l’abuso di droga in Liberia, soprattutto tra i giovani e ha lanciato un appello ai partecipanti al seminario affinché «siano loro i principali agenti di cambiamento nelle comunità mettendo in pratica quanto imparato in occasione degli incontri».

 

Da parte sua, Patricia Kamara, direttrice esecutiva della Christian Health Association of Liberia, ha accolto con favore il modello delle Cec perché, ha detto: «la sua attuazione integrerà il lavoro degli ospedali ecclesiastici e dei servizi di fornitura di farmaci».

 

Ai workshop hanno partecipato trenta persone: pastori e pastore, giovani, donne leader e operatori sanitari.

Ogni squadra formatasi per i lavori di gruppo ha sviluppato un possibile piano d’azione da attuare nelle proprie chiese.