Vivere nella speranza: i discepoli trasformano il mondo

Il  discorso del segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese in occasione della 226a Assemblea Generale della Chiesa Presbiteriana (Usa) che ha eletto la pastora Oh come nuova responsabile esecutiva

 

«La cosa fondamentale da capire in quanto cristiani è che la nostra speranza è legata a Gesù Cristo», ha ricordato lo scorso 2 luglio il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (cec), Jerry Pillay: «una speranza reale già ora e ancor più visibile nel prossimo futuro».

 

È «Cristo Gesù, che ci dà la forza per vincere – ha proseguito Pillay –. Una forza che ci rende liberi. Libertà che non significa però esser senza legami e senza obblighi. Finché rimarremo attaccati a Gesù, saremo al sicuro!” Egli, infatti, ci ha detto di vivere secondo ciò che Dio desidera».

 

L’amore per gli altri «ci fa soffrire per e con loro», ha continuato Pillay, «nel cammino di ogni giorno, avanzando in ogni istante, il nostro discepolato ci impegna a un rinnovamento personale, ecclesiale, sociale. Ci pone davanti al viaggio con Gesù, gli uni con gli altri. E mentre impariamo a donare la nostra vita a Dio, agli imperativi dell’amore e alla fioritura dell’umanità e della terra, il Pellegrinaggio di Giustizia, Riconciliazione e Unità, ci aiuta cogliere quest’opportunità», ha osservato.

 

«Sorelle e fratelli miei, non possiamo permetterci di abbandonare questa speranza di trasformazione, per noi e per tutti gli altri. Ogni persona è dotata di una dignità e di una unicità. Dobbiamo riconoscere e sostenere questa dignità di tutti, per tutti e in ogni luogo. Ciò comporta enormi implicazioni per il nostro impegno collettivo come comunità di fede».

 

Il mondo di oggi «è in un mare di guai – ha proseguito Pillay –, cambiamenti climatici, disastri, la forte disuguaglianza economica, le divisioni sociali, le guerre ovunque, il razzismo persistente: sfidano la speranza e minacciano la sopravvivenza stessa dell’attività umana e la salute del pianeta. Le chiese stesse sono state messe alla prova dal calo numerico, dalle divisioni reali e dal tradimento della religione da parte di abusatori e di demagoghi – ha chiosato ancora Pillay –. Come possiamo offrire soluzioni al mondo, quando noi stessi abbiamo questi problemi? In quanto cristiani la nostra speranza deriva dalla nostra fiducia nella promessa della risurrezione di Cristo, da un impegno più profondo con i misteri centrali della nostra fede e da un discepolato sempre più profondo nel e per il mondo».

 

Pillay parteciperà alla 226a Assemblea Generale della Chiesa Presbiteriana (Usa), riunita sotto il tema «Vivi nella speranza», a Salt Lake City, Utah, sino al 4 luglio.

 

Nel corso dell’Assemblea la pastora Jihyun Oh è stata eletta e poi insediata come prossima responsabile esecutiva dell’Assemblea generale della Chiesa presbiteriana statunitense. La pastora Oh inizierà il suo nuovo lavoro il 1 agosto.

 

 

 

Photo by Rich Copley, la pastora Oh