Il puro e semplice dono della libertà
Un giorno una parola – commento a I Corinzi 6, 20
Stracciatevi il cuore, non le vesti; tornate al Signore, vostro Dio
Gioele 2, 13
Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo
I Corinzi 6, 20
Schiavitù. Possiamo forse usare termini più edulcorati, ma la realtà è che Satnam Singh era uno schiavo. Il bracciante ferito gravemente sul lavoro e lasciato morire dai suoi datori di lavoro, per i quali l’infortunio dovuto all’assenza di qualsivoglia sicurezza sul lavoro è stato semplicemente una scocciatura di cui sbarazzarsi al più presto, era uno schiavo, non il padrone della propria esistenza. La schiavitù non è il retaggio di un triste passato, una prassi con cui solo i contemporanei dell’apostolo Paolo dovevano fare i conti; prendiamo atto che anche nella nostra (apparentemente) civilissima Italia essa è la realtà della vita di tante persone.
Schiavitù. Nelle parole di Paolo scopriamo che Dio in Gesù Cristo ha preso una posizione precisa sulla schiavitù: è nettamente contrario. Quella del Signore non è però un’affermazione teorica, un principio generale; Dio non dichiara di essere contro la schiavitù, ma agisce contro la schiavitù nell’unico modo in cui ai tempi di Paolo si poteva agire. Dio compra lo schiavo, la schiava e dona loro la libertà; suo Figlio Gesù Cristo è sia l’acquirente, sia il prezzo pagato per la nostra libertà; e se è vero che noi non viviamo letteralmente in schiavitù come accadeva a Satnam, dobbiamo riconoscere che vi sono forze che ci asserviscono, che ci rendono impossibile vivere secondo ciò che pure riteniamo giusto come esseri umani e come credenti: è ciò che chiamiamo “peccato”.
Noi riceviamo questa libertà come puro e semplice dono, frutto della scelta di grazia di Dio. Ma liberate e liberati diventiamo, ci ricorda ancora Paolo, corpi, cioè persone, vite, parole che raccontano il dono ricevuto. Glorifichiamo Dio quando testimoniamo al nostro prossimo la sua fedeltà, il suo amore per noi, le scelte coraggiose che ha compiuto a nostro favore in Gesù Cristo.
Amen.