Per una pace perpetua

Prepararsi a vivere una Settimana Mondiale di preghiera per la Pace in Palestina e Israele: «Qualunque cosa abbiate fatto… l’avete fatta per me»

 

Il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), ha annunciato il tema della futura Settimana mondiale di preghiera per la pace in Palestina e Israele 2024, che si terrà dal 16 al 22 settembre. Settimana che include anche la Giornata internazionale della pace delle Nazioni Unite del 21 settembre, giunta alla sua 25a edizione.

 

Il tema scelto sarà: «Tutto quello che avete fatto, l’avete fatto per me» (Matteo 25:40), basato sul contesto più ampio di Matteo 25:35-40: «Perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, avevo bisogno di vestiti e mi avete vestito, ero malato e mi avete curato, Ero in prigione e sei venuto a trovarmi».

 

Il tema, dice il Cec, «si incentra in particolar modo attorno alla devastante situazione che sta vivendo la popolazione palestinese a Gaza dopo tanti mesi di guerra. Dopo otto mesi dall’inizio della guerra a Gaza, il livello di perdite umane e di distruzione non ha precedenti in Terra Santa. Le statistiche pubblicate dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari – ricorda il Cec – sono devastanti: 35.500 palestinesi uccisi e 80.000 feriti, il 60% tra feriti e uccisi erano anziani, donne e bambini; 1,7 milioni di persone, ossia il 75% della popolazione, sfollati interni, con il 60% delle unità residenziali danneggiate e l’80% di tutte le strutture commerciali. Inoltre, 1,1 milioni di persone si trovano a livelli catastrofici di insicurezza alimentare e sono prive di elettricità, fognature, acqua o reti di comunicazione».

 

La situazione a Gaza mette in luce «il declino della nostra comune umanità e il nostro totale fallimento collettivo nell’onorare la vita», ha affermato Kenneth Mtata, direttore del programma Cec per la Testimonianza e la Diaconia.

 

«Dobbiamo agire con decisione per riscattare quel poco che della nostra umanità ci è rimasto», ha rilevato.

 

La settimana, speciale di settembre, ha proseguito Mtata: «servirà a ricordare a tutti noi di visitare, nutrire e provvedere alle necessità delle persone che Gesù chiamò “miei fratelli e mie sorelle”. Allo stesso tempo, è tempo di riflettere su ciò che facciamo nei confronti del conflitto in Palestina e su come contribuiamo positivamente o negativamente, in pratica – ha chiosato – “come se lo stessimo facendo a Gesù”».

 

Durante la Settimana Mondiale per la Pace in Palestina e Israele, le organizzazioni ecclesiali, le congregazioni e le persone di fede sono incoraggiate a dare una testimonianza comune partecipando ai culti, agli eventi educativi e con «atti di sostegno a favore della pace e della giustizia per palestinesi e israeliani».

 

Il Consiglio ecumenico delle chiese invita poi le chiese membro, le comunità religiose e le organizzazioni della società civile di tutto il mondo a unirsi per una settimana di preghiera per una pace giusta per tutti in Palestina e Israele.

 

Per aiutare la comunità globale e tutte le persone di buona volontà a prepararsi per la Settimana Mondiale per la Pace in Palestina e Israele, il Cec ha sviluppato alcune note concettuali per offrire uno sguardo più approfondito al tema. Verranno pubblicate anche le risorse relative ai tre pilastri della settimana: educare, pregare e agire.