«Il nostro è un Dio meraviglioso»

A Velletri il campo giovani organizzato dalla sezione “Integrazione” della Commissione studi dialogo integrazione della Federazione delle chiese evangeliche in Italia

 

«Il nostro è un Dio meraviglioso»: questo  il titolo del campo giovani organizzato dalla sezione “Integrazione” della Commissione studi dialogo integrazione (COSDI) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), svoltosi a Ecumene (Velletri, RM), dal 20 al 23 giugno.

 

Più di venticinque persone provenienti da diverse comunità battiste, metodiste e valdesi, con tradizioni diverse e con un diverso retroterra migratorio  – sia dall’Africa che dall’America latina  –  si sono ritrovate nel centro metodista dei Castelli romani, pronte a mettersi in gioco, ad uscire dalle proprie zone di comfort per conoscere nuovi modi di lodare Dio attraverso la musica, il canto e la danza. A coordinare l’evento, oltre al musicologo Alberto Annarilli, la sociologa Alessia Passarelli che coordina la sezione Integrazione della COSDI,  i pastori Michel Charbonnier e Luca GhirettiRoberta Pacilio e Daniele Parizzi.

 

Un weekend laboratoriale sulla musica e sul suo ruolo nella vita di credenti e nei culti: quale musica per quale culto? Quale musica per quale parte della liturgia? Il gruppo ha iniziato i lavori con una riflessione sul percorso “Essere chiesa insieme” (ECI).

In piccoli gruppi i ragazzi e le ragazze hanno scoperto le diversità all’interno delle chiese – non solo musicali, ma anche in relazione al modo di partecipare alla vita della comunità.

 

Il gruppo ha riflettuto sulla musica nella liturgia, preparando un culto per la domenica che è stato proposto alla comunità battista di Ariccia. L’organizzazione del culto ha messo in evidenza le sfide legate alle sensibilità delle tradizioni presenti nelle chiese. Il lavoro è stato un esercizio di ascolto, comprensione, mediazione che è risultato in una liturgia “nuova”, condivisa.

 

Le valutazioni a caldo parlano di un’esperienza arricchente, della creazione di nuove amicizie, della scoperta di un modo diverso di vivere la fede e della voglia di rivedersi presto per continuare ad approfondire l’aspetto liturgico-musicale. Tra le attività proposte il culto finale è stato tra i momenti maggiormente apprezzati. Il nostro è un Dio meraviglioso, “si muove in modi misteriosi”, mettiamoci all’ascolto e lasciamoci trasformare dall’incontro e dai “doni” che reciprocamente ci facciamo. Together is beautiful.

 

“Dopo i convegni dello scorso dicembre, uno rivolto ai giovani e l’altro a sorelle e fratelli più adulti, il progetto ECI vive una stagione di rilancio – commenta Alessia Passarelli – che punta  molto sui giovani. Nutriamo molte aspettative sul fatto che possano svilupparsi nuovi programmi che aiuteranno le nostre chiese a vivere con crescente consapevolezza e impegni la loro dimensione multietnica e interculturale”.