Libertà di stampa: come difenderla?

L’happening per la libertà di stampa a Torino si terrà martedì prossimo presso il Magazzino sul Po dalle 18 alle ore 20: uno speaker’ corner con la partecipazione di giornalisti, operatori dell’informazione, società civile

 

«Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria». Costituzione della Repubblica Italiana, art. 21

 

«Libertà di stampa: come difenderla?», è il titolo dell’incontro promosso dal Comitato piemontese de La Via Maestra, a Torino martedì prossimo per ragionare su uno dei diritti cardine della democrazia.

 

«Da qualche tempo – scrivono i promotori –, anche in Italia, gli spazi di libertà per le operatrici e gli operatori dell’informazione e della cultura si stanno restringendo: leggi che limitano il diritto di cronaca, una norma che consegna all’esecutivo il pieno controllo del servizio pubblico radiotelevisivo (a Torino in forte ridimensionamento), il problema mai risolto dei conflitti di interesse che inquinano la genuinità dell’informazione. L’informazione è come l’aria che respiriamo: se è pulita viviamo a lungo e bene, se qualcuno la avvelena è a rischio la nostra sopravvivenza. Un’informazione inquinata altera le regole del gioco democratico, nei luoghi di lavoro come nella società. Riduce l’agibilità politica e sociale, comprimendo le nostre libertà.

 

Non è un caso che la libertà di stampa sia spesso la prima vittima dei governi autoritari, che prediligono i bavagli, la manipolazione piuttosto che il confronto, la partecipazione, l’accessibilità, l’istruzione e la cultura. Riguarda tutta la collettività e non solo, come talvolta si pensa, gli addetti ai lavori. Abbiamo il diritto, come lavoratrici e lavoratori, a un’informazione libera e di qualità, come previsto dalla nostra Costituzione. Dobbiamo difendere i luoghi che producono informazione e cultura – come la Rai di Torino da anni in preoccupante ridimensionamento -, così come il pluralismo dell’informazione, che anche nella nostra città vede accentrare molti mezzi di comunicazione nelle mani di pochi».

 

Per questo – concludono le Associazioni che si riconoscono ne La Via Maestra, promossa dalla Cgil, con l’adesione dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Stampa Subalpina e Articolo 21 Piemonte e di numerose altre realtà associative, «hanno chiesto a donne e uomini di mondi diversi di raccontarci cosa sia la libertà di stampa e come la sua limitazione influisce sulla nostra quotidianità».

 

L’appuntamento è allo speakers’ corner, allestito presso Circolo Arci – Magazzino sul Po, martedì 25 giugno dalle 18 alle 20 in cui, oltre ai rappresentanti delle associazioni promotrici, interverranno: Chiara Saraceno, Milena Boccadoro, Murat Cinar, Elena Miglietti, Gianni Oliva, Younis Tawfik, Enrico Pandiani, Pietro Polito, Oskar (Statuto), Davide Mattiello, il giornalista di Riforma – Eco delle valli valdesi Gian Mario Gillio e tante altre e altri.

 

Promuove l’iniziativa: La Via Maestra Comitato Torinese

Aderiscono: CGIL Torino, Ordine dei Giornalisti, Associazione Stampa Subalpina, Circolo Articolo 21

Piemonte; Arci Torino; Acli Torino; Acmos; Anpi Torino; Attac Torino; Comitato Acqua Pubblica

Torino; Centro Culturale Valdese; La Bottega del Possibile; Magazzino sul Po; Se non ora Quando?

Torino; Udu Torino, Giulia – Giornaliste, Magazzino sul Po.