Il Presidente Mattarella richiama l’importanza dei corridoi umanitari e dei corridoi lavorativi

La Diaconia valdese ringrazia il capo dello Stato per le parole di riconoscimento in relazione ai progetti di accoglienza realizzati anche dalle chiese protestanti

 

«Ringraziamo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, nel richiamare i principi costituzionali della solidarietà e della tutela dei diritti di tutti e di tutte, ha segnalato la “promozione di strumenti innovativi, quali i corridoi umanitari e lavorativi”».

 

Così recita un comunicato che la Diaconia valdese ha redatto a seguito delle parole di apprezzamento da parte del presidente Mattarella in relazione alle esperienze dei corridoi umanitari e dei corridoi lavorativi.

 

«Oltre ai corridoi umanitari e ai corridoi universitari, – prosegue il testo – che hanno visto in questi anni la Chiesa Valdese impegnata con progetti finanziati dall’Otto per mille, in questi ultimi mesi la Diaconia Valdese, con UNHCR, la FCEI e altri partner, sta sperimentando i corridoi lavorativi, un’opportunità concreta per i rifugiati di trovare lavoro in un nuovo Paese e per le aziende che li assumono di arricchirsi di talenti e personale qualificato.

Lavorando a progetti concreti, con le persone e le istituzioni si possono trovare risposte responsabili, innovative e socialmente giuste. Apprezziamo che il Presidente abbia elogiato l’impegno degli enti religiosi e di quelli del Terzo Settore e che richiami alle proprie responsabilità, in tal senso, gli Stati, le Istituzioni e le agenzie internazionali, senza l’impegno delle quali sarebbe difficile, se non impossibile, per la società civile, svolgere questo prezioso lavoro».

 

Ecco il testo integrale del discorso del presidente della Repubblica pronunciato in occasione della Giornata del Rifugiato:

 

«I tragici sviluppi dell’attualità internazionale, con il moltiplicarsi di guerre e di focolai di crisi, nonché le conseguenze dei sempre più frequenti eventi meteorologici estremi ripropongono quotidianamente il dramma dei rifugiati.

La Repubblica Italiana garantisce la loro tutela con un approccio multilaterale ispirato ai principi della responsabilità degli Stati e del rispetto della dignità della persona. Il nostro Paese resta impegnato nella promozione di strumenti innovativi, quali i corridoi umanitari e lavorativi.

 

Si tratta di un obbligo internazionale e di un dovere morale di solidarietà coerente con i principi della Costituzione.

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato desidero sottolineare la necessità per la Comunità internazionale di affrontare le cause profonde delle migrazioni forzate, realizzando così le condizioni affinché nessun individuo sia costretto a fuggire dal proprio paese per salvaguardare la propria vita e i propri diritti fondamentali.

 

Tale sfida globale richiede l’attivo coinvolgimento della società civile, oltre che delle Istituzioni e delle agenzie internazionali. Organizzazioni del terzo settore, enti religiosi, il settore privato e spesso anche singoli cittadini svolgono in favore dell’integrazione dei rifugiati un ruolo meritevole del più sincero apprezzamento».

 

 

Immagine: disegno di Francesco Piobbichi