Battisti del Sud. Non passa l’Emandamento Law

Durante l’incontro annuale della Southern Baptist Convention è stato respinto il controverso emandamento che avrebbe vietato definitivamente il pastorato femminile

 

Si è concluso ieri ad Indianapolis, Indiana, l’incontro annuale della Southern Baptist Convention, la più grande denominazione protestante americana.

 

Oltre alle nuove cariche, tra cui il neoletto presidente Clint Pressley, pastore della chiesa battista di Hickory Grove a Charlotte, nella Carolina del Nord, ciò che ha attirato l’attenzione non solo dei delegati presenti all’assise, è stato l’esito del voto sul controverso Emandamento Law.

 

Con soli 5 punti percentuali al di sotto dei due terzi richiesti, non è passato l’Emendamento – dal nome del proponente Mike Law, pastore della Arlington Baptist Church in Virginia –, che avrebbe vietato definitivamente alle donne di servire come “pastore” come “attestato dalla Scrittura”.

 

Circa 5.099 – ovvero il 61% dei messaggeri (delegati) – hanno votato a favore della misura che per essere ratificata necessitava del 66,66% dei voti. Circa il 38%, ovvero 3.185 messaggeri, ha votato contro la mozione.

L’emendamento aveva ricevuto maggior sostegno quando fu proposto dal pastore Law nell’incontro della SBC dello scorso anno, quando fu approvato con circa l’80% dei voti (oltre 12.000 messaggeri).

 

Deve aver pesato sul voto l’essere arrivato un giorno dopo che i messaggeri hanno votato a stragrande maggioranza per dichiarare la First Baptist Church di Alexandria, in Virginia, fuori dalla cooperazione con la SBC, ed un anno dopo che i messaggeri presenti all’incontro a New Orleans votarono in modo simile per considerare la Fern Creek Baptist Church a Louisville, Ky., e la Saddleback Church di Rick Warren nel sud della California non più in “cooperazione amichevole” con la Convenzione, proprio perché avevano dato spazio al pastorato femminile .

 

Le donne “sminuite, umiliate e denigrate”

Meredith Stone, direttrice esecutiva dell’organizzazione Baptist Women in Ministry, pur esprimendo apprezzamento ai messaggeri della SBC che hanno votato contro l’emendamento Law, si è detta addolorata per il fatto che la misura abbia comunque ricevuto l’approvazione della maggioranza, segno “che le donne nel ministero sono ancora svalutate”.

La Stone ha ricordato che la SBC ha codificato la sua posizione ideologica di ignorare la chiamata di Dio alle donne con il The Baptist Faith and Message 2000 dove all’articolo VI si dice che «[mentre] sia gli uomini che le donne sono adatti al servizio nella chiesa, l’ufficio di pastore è limitato agli uomini come attestato dalla Scrittura».

 

«Sappiamo – ha proseguito la Stone – che anche se l’emendamento fallisce, le donne che svolgono il ministero pastorale nelle chiese battiste del sud continueranno a essere sminuite, umiliate e denigrate. I battisti del sud continueranno a mettere a tacere le donne, a non ascoltare le donne e a non credere alle donne quando dicono di essere state molestate, traumatizzate, abusate, e anche quando dicono che Dio le ha chiamate a servire nel ministero pastorale».

Stone ha esortato le chiese che sostengono le donne nel ministero a rendere noto pubblicamente tale sostegno. «Le donne e le chiese devono vedere che ci sono seguaci di Cristo che credono nelle donne, che apprezzano equamente le donne nel lavoro della chiesa e che onorano l’immagine di Dio in tutte le persone», ha affermato.

 

Il neoeletto presidente della SBC, Clint Pressley, ha espresso il suo sostegno all’emendamento. Mentre altri battisti del sud, tra cui l’ex presidente della SBC dal 2018 al 2021 J. D. Greear, lo hanno definito “imprudente” e “non necessario”. «Resto convintamente contrario a questo emendamento, non per il suo contenuto ma per il suo tentativo di minare i nostri storici principi di cooperazione», ha scritto Greear sul suo sito web prima del voto.

 

Poiché l’emendamento non è riuscito a superare gli ostacoli procedurali richiesti, per il momento non verranno apportate modifiche alla Costituzione della SBC riguardo a tale proposta. Tuttavia, il fatto che l’emendamento abbia ricevuto il 61,45% dei voti significa che la questione del genere e del ruolo dei pastori nella chiesa locale continuerà a essere oggetto di dibattito tra i battisti.

 

Nel frattempo, la SBC mantiene la possibilità di rimuovere le chiese con pastore donne secondo le procedure del suo Comitato per le credenziali, che ha ancora la responsabilità di indagare sulle chiese segnalate e di formulare raccomandazioni sul loro status di partenariato.

 

 

Foto: First Baptist Church in Charleston, South Carolina, By Warren LeMay from Covington, KY, United States