Argentina, un luogo di detenzione diventa uno Spazio della Memoria
Una prigione negli anni bui della dittatura e dei Desaparecidos si trasforma in un simbolo di verità e giustizia
Il Movimento Ecumenico per i Diritti Umani (MEDH) era presente e ha partecipato sabato scorso alla presentazione dello Spazio della Memoria nell’ex Unità Penitenziaria N°2 di Gualeguaychú in Argentina.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione Madri di Plaza de Mayo Gualeguaychú insieme ad ex prigionieri politici della provincia di Entre Ríos. L’incontro, carico di emozione, ha segnato la trasformazione di un luogo che durante l’ultima dittatura fungeva da centro di detenzione per prigionieri politici e ha operato come carcere fino al dicembre 2023, rimanendo in condizioni deplorevoli e disumane.
Il MEDH è stato creato nel febbraio 1976, agli albori della dittatura militare, e da quel momento è una delle organizzazioni per i diritti umani tradizionalmente riconosciute nel Paese. Ha celebrato la sua prima liturgia per i diritti umani nella cattedrale di Quilmes nel 1976, ed è l’entità delle chiese espressamente dedicata ai diritti umani.
Le chiese membri del MEDH sono:
Chiesa evangelica metodista argentina
Chiesa evangelica del Río de la Plata
Chiesa evangelica dei Discepoli di Cristo
Chiesa evangelica valdese del Río de la Plata
Associazione La Chiesa di Dio
Chiesa riformata argentina
Chiesa evangelica luterana unita.
Diocesi di Quilmes, Viedma, Neuquén e Puerto Iguazú della Chiesa Cattolica.
Nel corso degli interventi, i relatori hanno sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria, la verità e la giustizia, soprattutto in un contesto attuale in cui si tenta di negare il passato e si legittimano discorsi di odio e violenza.
L’ evento è stato imponente, con una numerosa partecipazione di persone e organizzazioni della città, nonché di ex prigionieri politici e delle loro famiglie arrivati da vari punti della provincia. Inoltre, ha ricevuto numerosi adempimenti da diverse organizzazioni e istituzioni sia a livello provinciale che regionale.
Il MEDH ha partecipato all’evento con una lettera in cui sono state ricordate le parole del profeta Isaia 2,4: “Dio stesso giudicherà tra le nazioni e amministrerà giustizia a molti popoli. Trasformeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in falci. La nazione non alzerà più la spada contro la nazione e non si addestrerà mai più alla guerra”.
Nella lettera, il comitato pastorale del MEDH esprime: «Celebriamo che in questi tempi complessi si creano spazi per continuare a fare memoria, perché solo attraverso di essa è possibile la verità e la giustizia. Ringraziamo Dio quando le carceri si trasformano in spazi al servizio della comunità. E come dice il testo biblico che abbiamo scelto, continuiamo a lavorare per sradicare la violenza in tutte le sue forme e affinché tutti quegli spazi che rappresentano o hanno rappresentato la violenza dello Stato diventino luoghi per promuovere la pace e la non violenza».
Il nuovo Spazio della Memoria a Gualeguaychú è un simbolo di trasformazione e speranza, un luogo in cui ricordare e imparare dal passato, con l’obiettivo di costruire un futuro più giusto e pacifico.