Vivere in pace

Un giorno una parola – commento a Romani 12, 18

L’inganno è nel cuore di chi trama il male, ma per chi nutre propositi di pace c’è gioia

Proverbi 12, 20

 

Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini

Romani 12, 18

 

Nella sua lettera ai Romani, l’apostolo Paolo dice quanto importante sia per noi mantenere buone relazioni con gli altri, anche se sembra difficile. “Se è possibile, per quanto dipende da voi…”. Questa è la sfida, non essere più bravi e più forti; è una sfida al nostro impeto interiore che vorrebbe farla finita, presto e subito, con chi la pensa diversamente da noi o con chi ostacola i nostri particolari interessi.

È la sfida delle Beatitudini, del dialogo, del mettere al primo posto la scelta della nonviolenza. La beatitudine della mitezza che non mette al primo posto il potere e la supremazia. Occorre saper compiere, quindi, gesti coraggiosi di pace, di disarmo, di dialogo. A costo anche di essere derisi e maltrattati, mettendo da parte i nostri successi e il nostro quieto vivere, perché ci adoperiamo per la giustizia. Una giustizia che sia a difesa della dignità di ogni essere umano.

Con la pace di Dio nel cuore, è possibile trovare modi per evitare conflitti che causano solo divisioni e guerre. Se apriamo i nostri cuori a Dio, lo Spirito può aiutarci a trovare pace in qualsiasi disaccordo, in modo che le cose piccole non divengano grandi. Ci saranno tuttavia ancora conflitti, ma la saggezza di Dio ci insegna come reagire per gestirli. Con l’aiuto dello Spirito è possibile trovare soluzioni ai nostri problemi in modo da restare in pace nelle nostre relazioni e godere sempre la bellezza dell’amore di Dio.

“Concedici la pace, Signore, nel nostro tempo. Non c’è nessun altro che possa combattere per noi, se non tu solo, nostro Dio” (Martin Lutero). Amen.