Sudafrica. Dopo trent’anni il partito di Mandela perde la maggioranza
L’African national congress resta il primo partito ma dovrà fare i conti con una maggioranza relativa che non permetterà di avere il pieno controllo del governo
Quello delle elezioni in Sudafrica era un esito annunciato, una svolta cruciale per il Paese che dopo 20 anni di potere assoluto del African National congress ha voluto lanciare un segnale forte al partito che aveva determinato la fine dell’apartheid.
A due giorni dal voto si sono conclusi i conteggi delle elezioni politiche nazionali e provinciali che hanno registrato un’affluenza del 58,59% degli elettori e un alto tasso di voti validi, il 99% di quelli espressi.
Il partito di Nelson Mandela, l’African national congress (Anc) ha raccolto il 40.13% delle preferenze, seguito dal Democratic alliance (Da), 21.72%, MK: 14.80, EFF: 9.37% è l’IFP: 3.96%.
L’Anc, resta dunque il primo partito, ma dovrà fare i conti con una maggioranza relativa che non permetterà di avere il pieno controllo del governo.
Un cambiamento storico per un paese in evidente affanno che sta cercando di superare le sfide ereditate dal passato e che ha provato a costruire, senza grandi successi, un futuro più prospero e inclusivo per tutti i suoi cittadini.
Chi doveva perseguite l’eredità politica e morale di Nelson Mandela ha fallito miseramente.
L’Anc, partito nato come movimento di liberazione che si è battuto strenuamente per ottenere la fine dell’apartheid, giocando un ruolo fondamentale nell’instaurazione della democrazia sudafricana, ha visto il suo sostegno erodersi negli ultimi anni a causa di scandali di corruzione e inefficienze nel governo.
Tuttavia, per molti sudafricani è stato difficile trovare una valida alternativa.
Una coalizione di governo potrebbe rallentare i progressi e generare instabilità politica in un momento in cui il Paese ha bisogno di unità e coesione per affrontare le sfide economiche e sociali che lo affliggono.
Ma la leadership di Cyril Ramaphosa, visto come un riformatore all’interno dell’Anc, non è stata sufficiente a evitare lo sfaldamento del partito. Queste elezioni politiche si sono rivelate un momento di riflessione per i sudafricani e per il continente nel suo complesso.
Resta da comprendere se la capacità del Sudafrica di superare le divisioni politiche riuscirà a permettere ai principali partiti di lavorare insieme per affrontare le sfide comuni determinando conseguenze significative per il futuro del paese e dell’intera regione.
Il Sudafrica ad un cruciale crocevia.
In molti si chiedono se le fondamenta su cui il Sudafrica si è costruito (il lascito di Mandela) possano reggere e permettere così un nuovo slancio al Paese.
Figura iconica della lotta per la libertà e la giustizia, Mandela, ex presidente e premio Nobel per la pace, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del Sudafrica e nel cuore di milioni di persone in tutto il mondo.
Il suo mandato come primo capo di stato nero del Paese è stato caratterizzato da una visione di unità nazionale, riconciliazione e uguaglianza che ha ispirato le generazioni che sono seguite.
Tuttavia, il Sudafrica attuale si trova ad affrontare sfide molto diverse da quelle con cui si è dovuto confrontare Mandela durante il suo mandato. L’economia è in difficoltà, la disuguaglianza sociale è ancora diffusa e la corruzione dilaga a tutti i livelli. La pandemia di Covid-19 ha ulteriormente esacerbato queste problematiche, mettendo a dura prova il sistema sanitario e l’economia nazionale.
Le leadership future avranno il compito arduo di affrontare tali difficoltà e di trasformare il Paese in un luogo di prosperità, uguaglianza e giustizia per tutti i suoi cittadini. E in questo processo, il ricordo di Mandela e i valori che ha incarnato devono guidare le azioni dei politici e dei cittadini sudafricani.
Il loro futuro dipende dalla capacità di tutti di lavorare insieme per costruire un Sudafrica migliore soprattutto per i giovani. Riprendere lo spirito di unità nazionale e di riconciliazione promosso da Mandela sarà fondamentale per superare le sfide attuali e favorire prospettive più favorevoli per tutti.
Il Sudafrica, anche se diverso da quello lasciato da Mandela, ha ancora molto da offrire al mondo e ai suoi cittadini.
Solo seguendo i suoi insegnamenti e i suoi valori, il Paese potrà ottenere la trasformazione di cui ha bisogno per continuare a essere una fonte di ispirazione per tutti coloro che credono nei principi di libertà, uguaglianza e giustizia.