Al regista iraniano Mohammad Rasoulof il premio della Giuria Ecumenica di Cannes
Il suo “I semi del fico selvatico” metafora di ogni teocrazia autoritaria
Si è conclusa sabato 24 maggio la 77° edizione del Festival internazionale cinematrografico di Cannes. Palma d’Oro al film indipendente Anora dell’americano Sean Baker, storia di una spogliarellista di Brooklyn che vive la favola d’amore con il figlio di un oligarca russo.
La Giuria Ecumenica dal 1974 presente alla rassegna, ha assegnato il suo Premio al film “I semi del fico selvatico”
del regista iraniano Mohammad Rasoulof condannato al carcere e fuggito roccambolescamente dal suo Paese.
Settembre 2022, le manifestazioni si moltiplicano nelle strade di Teheran e nelle principali città del Paese. Appena promosso giudice istruttore presso il tribunale rivoluzionario, Iman teme la portata dei suoi nuovi compiti…
Motivazione della giuria: «Quando la religione si combina con il potere politico e il patriarcato, può distruggere le relazioni più intime e la dignità delle persone, come incarna questo dramma familiare iraniano. La giuria è stata sensibile alla sua ricchezza simbolica, al suo finale generoso che porta una nota di speranza, ai suoi tocchi di umorismo e alla sua tensione straziante. La sua sottigliezza e la sobrietà della sua scrittura, sia drammaturgica che filmica, ne fanno una metafora di ogni teocrazia autoritaria».