Otto per mille battista. Per fare un miracolo basta una firma

La campagna dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia

 

«Non c’è bisogno di moltiplicare i pani e i pesci per fare un miracolo, né di separare le acque o di creare l’Eden. Per fare un miracolo basta una firma sulla tua dichiarazione dei redditi. Scegli di destinare il tuo 8×1000 all’Unione cristiana evangelica battista d‘Italia (Ucebi)».

 

Questo il messaggio della campagna Otto per mille battista. Con la vostra firma a queste chiese potrete contribuire a realizzare ancora tantissimi progetti solidali in Italia e nel mondo.

L’Ucebi utilizza questi fondo a scopi sanitari, umanitari, sociali e molto di più.

 

Ogni anno l’UcebiI utilizza il 100% dei fondi ricevuti «con estremo rigore, destinandoli – fino all’ultimo centesimo – esclusivamente ad interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali, in Italia e all’estero» si legge sul sito dei battisti italiani.

 

Fra i progetti attivi, finanziati grazie ai proventi dell’Otto per mille (che, ricordiamo, non costa nulla ai contribuenti) si possono aiutare persone anziane, donne vittima di violenza, bambini e  bambine.

 

«Puoi destinare l’8×1000 nella dichiarazione dei redditi senza alcun costo. Basta una firma. Aiuta la Chiesa Battista a realizzare progetti socialmente utili per i più bisognosi» si legge ancora nelle pagine social dei battisti.

 

Chi sono i battisti? «Per spiegarlo in modo semplice possiamo dire: i cristiani della chiesa di Martin Luther King».

 

Così si legge sul sito dell’Ucebi, che è membro della Fcei, la Federazione delle chiese evangeliche in Italia.

Fondata nel 1956, raccoglie l’eredità dell’Unione cristiana apostolica battista (UCAB), sorta nel 1884 a opera delle missioni inglese e americana giunte in Italia negli anni ’60 del XIX secolo, a loro volta eredi degli anabattisti e di quella che è conosciuta come Riforma radicale dell’Inghilterra del ‘600.

 

Lotto per un sogno. Che oggi comprenda non solo il superamento del razzismo, ma anche della povertà in ogni angolo del pianeta” Martin Luther King