Julian Assange. Ora c’è più tempo per difendersi
Il giornalista che ha mostrato al mondo le maschere dei governi e i loro vergognosi segreti da ieri avrà la possibilità di ricorrere in appello per non essere estradato negli Usa
Il fondatore di Wikileaks Julian Assange potrà presentare un nuovo ricorso contro l’estradizione negli Stati Uniti, così ha ieri stabilito l’Alta Corte londinese. Gli è stata infatti concessa la possibilità di ricorrere in appello, una formula che consentirebbe al giornalista di non essere estradato negli Stati Uniti dove lo attenderebbe un processo per aver divulgato segreti militari che, afferma l’accusa, avrebbero messo in pericolo vite umane.
Assange non ha partecipato all’udienza per motivi di salute, ha ricordato l’avvocato Edward Fitzgerald.
Molti sostenitori che lo considerano «un martire della libertà» si sono radunati fuori dal tribunale intonando slogan e sollevando cartelli. Manifestazioni analoghe si sono tenute in tutto il mondo e in Italia. Tra i sostenitori anche organi di categoria quali l’Ordine nazionale dei giornalisti (Odg), la Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), il sindacato dei giornalisti Rai (UsigRai) e il l’Associazione Articolo 21 liberi di…
Lunedì scorso la moglie Stella Assange alla Bbc aveva detto che la giornata di ieri sarebbe stata decisiva.
Nel caso il ricorso non fosse accettato, Assange rischierebbe una pena sino a 175 anni di prigionia per aver pubblicato a partire dal 2010 più di 700mila documenti segreti sulle attività militari e diplomatiche degli Stati Uniti, in particolare in Iraq e in Afghanistan.
Tra questi documenti, anche il video famoso che mostra i civili uccisi in Iraq da un elicottero militare nel 2007.
I documenti sono stati ottenuti con la collaborazione della statunitense, allora militare, Chelsea Manning, condannata nell’agosto 2013 a trentacinque anni di prigionia da una Corte marziale e rilasciata nel gennaio 2017, dopo aver ricevuto la grazia dal presidente Barack Obama.
Attualmente il giornalista si trova nella prigione di Belmarsh.