Paura ai Campi Flegrei

Ieri sera forte terremoto che ha riguardato anche diverse famiglie della chiesa battista di Pozzuoli/Monteruscello. Partita spontaneamente una diretta Facebook con i pastori Aprile e Maffei per sostenere le persone più spaventate e isolate

 

Sono mesi che l’attività sismica dei Campi Flegrei è ripresa, ma il terremoto che si è verificato ieri sera è stato pesante: l’evento più significativo degli ultimi 40 anni. La terra ha tremato forte generando grande paura nella popolazione non solo di quell’area ma anche in diverse zone di Napoli e nei comuni limitrofi. La prima scossa rilevante (magnitudo 3.5, a una profondità di 3 chilometri) è stata avvertita alle 19:51, ma poi il fenomeno più forte si è verificato intorno alle 20:10: magnitudo di 4.4. Altre scosse si sono succedute nelle ore successive: sono state circa 150 che hanno interessato l’area nell’arco di 5-6 ore. Anche stamattina – ore 8:50 – l’area flegrea è stata interessata da uno sciame sismico, la cui scossa principale è stata di magnitudo 2.3.

 

Tanta gente si è riversata in strada e ha trascorso la notte in auto per la paura di nuove scosse. In molte case si sono aperte crepe, in alcuni locali, come supermarket, gli oggetti sono caduti a terra per le forti vibrazioni, sono state segnalate cadute di cornicioni, ma nessun danno è stato riscontrato alle persone. A Pozzuoli sono stati allestiti punti di accoglienza con alcune tende della Protezione Civile, il cui Dipartimento stamane ha attivato l’Unità di crisi in collegamento con i comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli, la Prefettura di Napoli, la Regione Campania, il Centro operativo nazionale e il Comando regionale dei Vigili del Fuoco.

 

Ieri sera appena pochi minuti dopo la scossa più forte, i pastori battisti Anna Maffei e Massimo Aprile hanno lanciato una diretta su Facebook che ha subito visto la partecipazione di una trentina di persone. «Io e Massimo eravamo a casa e abbiamo percepito nettamente sia la prima che la seconda scossa più forte – racconta Maffei –. Abbiamo subito sentito telefonicamente il responsabile della chiesa di Pozzuoli-Monteruscello, che ci ha rassicurato che stavano tutti bene. Abbiamo cominciato a ricevere molti messaggi: alcuni, anche da altre parti d’Italia, ci chiedevano se stavamo bene; altri, soprattutto da parte di persone che in quel momento si trovavano da sole in casa, ci comunicavano il loro grande spavento. Allora abbiamo deciso di imbastire subito una diretta streaming in modo che le persone più spaventate, o che stavano vivendo in solitudine quelle paure, potessero almeno avere una comunità di sostegno: una comunità che non è virtuale, ma che virtualmente si incontra insieme per sostenersi nei momenti di difficoltà».

 

Così per circa una mezz’ora una trentina di persone sono state insieme: oltre alla lettura dei commenti che venivano lasciati in chat, sono state condivise parole di incoraggiamento, la lettura di alcuni passi biblici e l’ascolto di alcuni canti evangelici.

 

Tra i messaggi che venivano lasciati in chat vi erano anche quelli inviati dal pastore della chiesa battista di Monteruscello-Pozzuoli, Davide Costagliola, che dava notizie sulle condizioni delle famiglie della comunità. «Qualche famiglia della chiesa – ci racconta Costagliola raggiunto stamane telefonicamente – ha dormito per strada, altri hanno trascorso la notte da parenti; mentre un’altra famiglia ha chiamato la Protezione Civile perché temono che l’edificio in cui abitano – molto vicino alla Solfatara – crolli. Per il momento non ci sono danni, solo tanta paura, soprattutto nei più anziani che ricordano la terribile crisi bradisismica degli anni ’80, ma qualcuno sta pensando di lasciare il territorio. Ieri sera ho ricevuto decine e decine di telefonate di amici, parenti, fratelli e sorelle di altre chiese evangeliche: è stato un importante segno di vicinanza e sostegno».

 

Stasera alle ore 21 sulla pagina Facebook di Massimo Aprile si terrà un’altra diretta streaming con i pastori delle chiese battiste di Napoli e dei Campi Flegrei. Per l’incontro è stato scelto il testo di I Tessalonicesi 5, 11 «Consolatevi a vicenda e incoraggiatevi gli uni gli altri».