Accadde oggi, 21 maggio
21 maggio 1991, viene ucciso in India Rajiv Gandhi
Rajiv Gandhi è figlio di Indira Gandhi, prima ministra per 15 anni fino al suo assassinio nel 1984, e nipote di Nehru, sodale e erede spirituale del Mahatma Gandhi e a sua volta alla guida dell’India per 17 anni.
La politica la respira quindi fin da bambino, vista la successione sostanzialmente parentale del governo della seconda nazione più popolosa al mondo, fra le più ricche di contraddizioni dati gli incredibili squilibri sociali al suo interno.
Rajiv studia a Cambridge e in Inghilterra conosce una ragazza di Orbassano che studia lingue, Sonia Maino, che diventerà presto sua moglie e raccoglierà il suo testimone politico.
Si perché, una volta accettato di impegnarsi nell’agone politico su invito della madre, dopo essersene tenuto alla larga per quasi 40 anni della sua esistenza, Rajiv sa che il suo appuntamento con la morte può giungere inatteso ed in qualsiasi momento: troppi gli odi e le tensioni sociali e religiose che attraversano l’India, che fatica ad affermarsi come stato laico, nonostante gli sforzi di Indira prima e di Rajiv poi, che diventa primo ministro dopo l’assassinio della madre da parte delle guardie del corpo di etnia Sikh il 31 ottobre 1984.
Gandhi guiderà il paese fino al 1989 impegnandosi per evitare le pulsioni separatiste regionali e per portarlo verso una fase di decisa modernizzazione.
Il 21 maggio 1991 mancano pochi giorni alle nuove elezioni e Rajiv è in tour elettorale. A Sriperumbudur durante un comizio elettorale una donna si fa saltare in aria e con lei muoiono Rajiv e altre 16 persone.
L’attentato viene rivendicato dalle Tigri Tamil, separatisti dello Sri Lanka, che vogliono così vendicare l’invasione indiana del loro paese nel 1987. L’emozione è forte in tutto il mondo, a pochi anni dallo shock causato dall’omicidio della madre.
Alla moglie Sonia viene chiesto di prendere in mano le redini del partito, e lei dopo alcuni comprensibili tentennamenti accetta. Da oltre 20 anni questa donna italiana è alla guida di uno dei partiti più grandi al mondo e gioca un ruolo decisivo nello scacchiere politico indiano pur non avendo mai accettato un incarico diretto da Primo Ministro per prevenire qualsiasi accusa sulla sua origine straniera. Nelle consuete classifiche che lasciano un po’ il tempo che trovano sul grado di potenza e influenza delle personalità pubbliche mondiali, Sonia è risultata nona fra i personaggi più influenti nel 2010, e terza al mondo fra le donne dopo Angela Merkel e Dilma Rousseff. Non male per una giovane italiana, che a 22 anni era in Inghilterra sognando una vita diversa da quella della provincia italiana. Ci è riuscita senza dubbio.