Perseverare nella fede e nella speranza
Un giorno una parola – commento a Colossesi 1, 23
Il Signore dice: «Oh, se il mio popolo volesse ascoltarmi!»
Salmo 81, 13
Perseverate nella fede, fondati e saldi, e senza lasciarvi smuovere dalla speranza del vangelo che avete ascoltato
Colossesi 1, 23
Care lettrici, cari lettori, perseverare. In un posto di lavoro con una dirigenza e colleghi difficili, quando si impara una nuova lingua o i rudimenti della chitarra, magari a una certa età. O ancora, e sempre più urgente, perseverare nello sforzo di mettere i contendenti delle guerre a un tavolo di trattative. Anche se la speranza della pace sembra così lontana da far paura.
Come si può, dunque, perseverare nella fede e nella speranza? Eppure, la speranza cristiana, come la fede, non vengono da noi stessi. Sono “fondate e salde” su una storia altrui che, sebbene così lontana nel tempo, è attuale. Perché l’interesse di Dio per ognuna e ognuno di noi è per me anche oggi. Finché la sentiremo raccontare, finché avremo la certezza che non siamo soli e a tempo determinato in un mondo ostile ma che Dio ha condiviso, con Gesù, anche la nostra morte, sarà certa anche la nostra speranza. E la fiducia, quotidiana, che ci impegna per i nostri simili.
La fede, allora, va esercitata, sulle corde che ci suonano dell’amore incondizionato e libero di Dio per tutte e tutti noi. Amen.