Parma. Convegno sul lavoro a cura della Commissione Globalizzazione e Ambiente
Prosegue la riflessione delle chiese evangeliche dopo l’appuntamento tenutosi a Palermo
Dopo l’appuntamento tenutosi a Palermo lo scorso febbraio, prosegue la riflessione della Commissione Globalizzazione e Ambiente (Glam) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia sul tema del lavoro che, lo ricordiamo, deriva da un preciso mandato (ricordano gli organizzatori) «assegnato dall’Assise della Fcei del 2022 di proporre incontri sulla questione lavoro, ricollegandosi agli esiti della Carovana del 2015 sulla Dignità e sostenibilità del lavoro e all’impegno di azione ed elaborazione protestante dagli anni ’50 in chiese e organizzazioni nazionali e reti europee».
Lo scopo, proseguono, «è principalmente di confrontarsi sull’attività pastorale ponendo l’attenzione anche sulle buone pratiche fino ad oggi realizzate, sostenere iniziative di sensibilizzazione politica già in atto all’interno delle reti ecumeniche internazionali, facilitare sinergie tra commissioni, servizi e progetti della Fcei riguardo a tematiche nelle quali la Glam è coinvolta. Aprire una finestra operativa sul futuro, che vorremmo migliore».
In questo nuovo appuntamento la riflessione sugli aspetti teologici e pastorali del lavoro avrà come focus «Vocazione agroalimentare e lavoro nel territorio parmense».
L’incontro, moderato da Antonella Visintin (membro della Glam), si aprirà sabato 6 aprile presso le Missioni estere Saveriane (viale San Martino, 8) alle 16. In questa sessione si rifletterà sul lavoro «in un distretto economico che ruota intorno al settore agroalimentare che consideri anche le intersezioni di genere e di provenienza dei lavoratori. Come questo influenza altri aspetti della vita pubblica come la formazione, la composizione sociale, gli stili di consumo e come impatta sull’ambiente in termini di inquinamento e di cambiamento climatico».
Interverranno: Nicola Tedoldi (direttore della qualità in un’azienda di logistica, nonché pastore della chiesa metodista di Parma-Mezzani), Simone Baglioni (professore ordinario di Sociologia all’Università di Parma), Filippo Arfini (professore presso Economia Agroalimentare, Dipartimento Scienze economiche aziendali, Università di Parma), Francesca Dallatana (coordinatrice area formazione e lavoro di Ciac Ets Parma) e alcuni lavoratori e lavoratrici. Seguirà dibattito.
Domenica 7 aprile ci si troverà invece alla chiesa metodista (Borgo Giacomo Tommasini, 26A) per il culto alle 9,30 cui seguiranno introduzioni e restituzione degli spunti dalla conferenza e contributi di carattere biblico, teologico, etico e pastorale. In questa parte interverranno Stanislao Calati, Nicola Tedoldi, Franco Evangelisti. Seguiranno le conclusioni e la lettura di un messaggio alle chiese. La chiusura è prevista per le 13.
Sarà possibile partecipare in presenza e in collegamento da remoto, tramite piattaforma Zoom.
Per informazioni: Nicola Tedoldi [email protected].
Scrive la Glam: «Quasi un secolo fa nel 1925 si svolgeva a Stoccolma una Conferenza cristiana universale sulla vita e il lavoro, nel quadro di un programma iniziato un decennio prima che confluirà nel 1948 nel Consiglio ecumenico delle chiese (Cec).
L’attenzione allora era rivolta principalmente verso coloro che hanno la responsabilità ogni giorno della condotta della industria, l’amministrazione e la vita pubblica e devono scoprire qual è la decisione giusta in una infinita varietà di situazioni concrete, ma anche all’urgenza della disoccupazione e dello sfruttamento. Nel 2010 la Conferenza delle chiese europee (Kek) raccoglieva quel testimone con la rete CALL (azione delle chiese per il lavoro e la vita).
La Glam oggi intende rispondere all’incarico assegnato dall’Assise della FceiI (2022) alla Commissione di proporre incontri sulla questione lavoro, ricollegandosi agli esiti della
Carovana del 2015 sulla Dignità e sostenibilità del lavoro e all’impegno di azione ed elaborazione protestante dagli anni ‘50 in chiese e organizzazioni nazionali e reti europee.
Lo scopo è principalmente di confrontarsi sull’attività pastorale ponendo l’attenzione anche sulle buone pratiche fino ad oggi realizzate, sostenere iniziative di sensibilizzazione politica già in atto all’interno delle reti ecumeniche internazionali, facilitare sinergie tra commissioni, servizi e progetti della Fcei riguardo a tematiche nelle quali la Glam è coinvolta. Aprire una finestra operativa sul futuro, che vorremmo migliore”.
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