Tornano le Giornate del Patrimonio culturale metodista e valdese
Si terranno il 13-14 aprile con la partecipazione di chiese, istituti e centri culturali, su tutto il territorio nazionale, con un particolare accento sugli 850 anni del movimento valdese
«Sensibilizzare ed educare al patrimonio e alla memoria»: tornano per la seconda edizione le Giornate del Patrimonio culturale metodista e valdese (13-14 aprile 2024), dopo il successo dello scorso anno, che aveva visto il coinvolgimento di oltre quaranta tra chiese, istituti e centri culturali, su tutto il territorio nazionale.
Quest’anno le attività si inseriranno negli 850 anni del movimento valdese, saranno un’occasione anche per mostrare al pubblico la diversificazione e la pluralità di vicende, luoghi, personaggi che caratterizzano la storia valdese e metodista in Italia. Le proposte spazieranno dalle mostre, ai concerti, ai seminari e convegni, alle visite guidate, alle attività per i più piccoli.
Come nel 2023, l’Ufficio beni culturali (Ubc) della Tavola valdese, istituito dal Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi del 2014, con il compito di coordinare e sviluppare l’attività legata al patrimonio culturale attraverso attività di catalogazione e divulgazione, ha messo a disposizione i materiali (locandina, social, cartolina, ecc.) per la promozione, con una grafica unificata, che ogni singola chiesa o istituto che intende prendere parte alla manifestazione può integrare, oltre ai materiali cartacei inviati a chi ne ha fatto richiesta e alle mostre che come di consueto la Fondazione Centro culturale valdese mette a disposizione. Tutte le informazioni e i materiali si trovano sul portale dell’Ubc a questo link.
Il 18 marzo è la data di scadenza per la presentazione delle attività ai fini dell’inserimento nel calendario generale, che si troverà sullo stesso sito, ma si potrà continuare a inviare locandine e programmi più dettagliati, sempre a [email protected]. Lo stesso contatto può essere utilizzato per avere informazioni e supporto o per condividere idee e proposte.
Tra le attività dell’Ufficio beni culturali, ne segnaliamo qui di seguito due particolarmente rilevanti: la predisposizione di un vademecum per la conservazione dei beni, e di pannelli esplicativi in corrispondenza dei vari templi e luoghi di culto.
Ecco i dettagli:
Vademecum
Sarà diffuso a breve il Vademecum per la conservazione dei beni culturali metodisti e valdesi, frutto del lavoro dell’Ubc e dell’Istituto centrale del Restauro (Icr) con il quale nel 2018 la Tavola ha firmato un Accordo per lo sviluppo di varie attività.
Uno strumento al servizio delle chiese locali, rivolto in primo luogo a chi si occupa della cura del patrimonio, anche senza essere uno specialista. Sono infatti presenti 21 schede dedicate ad altrettante tipologie di beni (arredi, oggetti in legno, vetrate, documenti, decorazioni parietali…), con brevi elementi descrittivi e conoscitivi su manufatti e materiali, cui seguono indicazioni specifiche su come favorire la loro conservazione, quando rivolgersi a un restauratore e quali azioni evitare per non causare danni.
In maggio sono previsti a Pinerolo (To) due incontri – in presenza e on-line – di formazione con la presentazione del Vademecum.
Pannelli informativi
Dal 2015 l’Ubc ha svolto il censimento e catalogazione sui beni mobili e immobili delle chiese metodiste e valdesi in tutta Italia, con la collaborazione delle comunità, che hanno fornito molto materiale per ricostruire le vicende storiche del proprio patrimonio.
In Piemonte, grazie ai fondi derivati da convezioni firmate tra Tavola valdese e Regione, è stato possibile realizzare un progetto pilota che ha portato, anche in questo caso con la collaborazione delle chiese locali, alla realizzazione di pannelli esplicativi collocati all’interno o all’esterno degli edifici di culto, a beneficio della comunità e dei visitatori. Si prevede di ampliare l’iniziativa fuori dal Piemonte, le chiese potranno contribuire partecipando alla scelta dei contenuti da inserire nei pannelli e alle modalità di presentazione e promozione del progetto alle comunità.
Per informazioni e per manifestare il proprio interesse, scrivere a [email protected], tel. 0121-91603.