Insieme, con un cuor solo

Per la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus, sabato 16 marzo a Bergamo ci sarà una commemorazione che coinvolgerà le varie fedi

 

Il 18 marzo è la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus (Covid-19), istituita formalmente il 17 marzo 2021, a partire dalla data in cui, nel 2020, i camion militari carichi di bare percorsero le strade della città di Bergamo, un’immagine che è rimasta nella mente e nel cuore di tutti.

In occasione di questa giornata, gli edifici pubblici esporranno le bandiere a mezz’asta.

 

A Bergamo naturalmente le celebrazioni saranno particolarmente sentite, infatti presso il cimitero monumentale si terrà una commemorazione, sabato 16 marzo alle ore 16,30. Vi parteciperanno le principali comunità religiose della città, ognuna con un proprio messaggio o preghiera.

Il momento si aprirà con i saluti istituzionali del sindaco Giorgio Gori, seguito da un minuto di silenzio, quindi gli interventi del Centro culturale islamico di Bergamo e dell’Associazione musulmani di Bergamo, delle Comunità Baha’i, Sikh, Hare Krishna, delle comunità cristiane ortodosse (russo-ucraina e romena), della Comunità cristiana evangelica di Bergamo – Chiesa valdese, cui si associa la Chiesa cattolica.

 

Il testo letto che verrà da quest’ultima, ispirato alle parole di Jörg Zink e Carlo Lupo, ricorda le molte persone scomparse, quelle amate e di cui si piange la perdita, ma anche tutti i morti dimenticati e cancellati, «coloro che nessuno piange, dispersi dall’ignoto destino», affidandoli alle mani e all’abbraccio di Dio.

E ha anche delle parole per i viventi, richiamandoli alla responsabilità di un cammino in comune: «Coloro che oggi sono qui riuniti vedono e percepiscono la morte in modi diversi. Non impedirci nelle nostre differenti tradizioni e sensibilità di avvertire sempre l’altro e l’altra come coloro che ci camminano accanto. E fai che senza stancarci attraversiamo il tempo e lo spazio, lungo le terre e i mari, come una strada di luce. Sia allora questa giornata un cammino che porta alla chiarezza dello sguardo che apre il futuro, che vede ogni essere umano come mio fratello o mia sorella, che vede in loro, soprattutto, una forza di vita che supera il presente».

 

Una responsabilità che ritorna anche nel testo condiviso da tutti i rappresentanti delle comunità religiose in occasione della commemorazione del 18 marzo 2021, che sarà nuovamente letta, a cura del delegato del vescovo cattolico, a nome di tutte le comunità.

Un documento che parla di “reciproca accoglienza e riconoscimento” e che richiama il compito che le religioni devono assumersi, un compito purtroppo sempre più attuale: «porsi al servizio, discreto e intelligente, di un cammino per ritrovare il senso dell’appartenenza ad un’unica umanità, per risvegliare la solidarietà degli uni verso gli altri, come individui, come comunità e come popoli. Trovarci insieme è davvero scegliere l’amore invece che l’indifferenza o addirittura l’ostilità».

 

L’intervento di chiusura dell’incontro sarà affidata a Giacomo Angeloni, assessore del Comune di Bergamo