Chiese europee in dialogo con i vertici politici continentali

Incontro della Conferenza delle chiese europee con la presidenza belga di turno dell’Ue

 

Una delegazione ecumenica in rappresentanza della Conferenza delle Chiese europee (Kek) e della Commissione delle Conferenze episcopali cattoliche dell’Unione europea (Comece) ha incontrato il 18 gennaio 2024 a Bruxelles l’ambasciatore Willem van de Voorde, rappresentante permanente del Belgio presso l’Unione Europea , per discutere le priorità della presidenza belga dell’Ue assunta il 1° gennaio.

L’incontro è stata un’occasione fruttuosa per presentare e condividere i contributi che le chiese possono offrire di fronte alle principali sfide politiche che l’attuale Presidenza del Consiglio dell’Ue si trova ad affrontare.

 

Le chiese europee hanno sottolineato la necessità di rafforzare la democrazia e l’unità nell’Unione europea, affrontando il fondamentalismo e la polarizzazione nella società. In questo contesto è stato evidenziato il contributo positivo che le Chiese possono apportare per promuovere ulteriormente la pace e la giustizia in Europa e all’estero.

La Kek e la Comece hanno espresso preoccupazione per l’abuso della religione, tirata per la giacca e piegata a fini e interpretazioni politiche; preoccupazione poi per il fenomeno della disinformazione che porta a polarizzazione sociale, populismo e estremismi, soprattutto in vista delle elezioni del Parlamento europeo previste quest’anno.

Le Chiese hanno inoltre ribadito la loro disponibilità a collaborare con i policy maker dell’UE per promuovere il dialogo sul ruolo della religione in una società democratica, garantendo il rispetto dei diritti fondamentali.

 

Nel contesto delle guerre in corso in Europa e oltre, nonché della crescente tensione tra i principali attori internazionali, la Kek e la Comece hanno esortato la Presidenza dell’Ue a garantire sforzi per la pace e la stabilità.

Hanno incoraggiato a rafforzare la solidarietà concreta per l’Ucraina e il suo popolo, intensificando gli sforzi diplomatici verso una soluzione pacifica, giusta e sostenibile.

Le Chiese hanno anche avuto l’opportunità di scambiare opinioni con l’ambasciatore van de Voorde su alcuni degli aspetti più delicati del patto Ue sulla migrazione e l’asilo recentemente concordato.

 

La Kek e la Comece hanno accolto con favore l’attenzione dedicata dalla Presidenza dell’Ue a una transizione giusta e a un futuro sostenibile del nostro continente. Secondo le Chiese europee, questo obiettivo dovrebbe essere raggiunto senza trascurare il suo costo sociale e perseguendo al tempo stesso un consenso politico e sociale. Per quanto riguarda il settore agricolo, le chiese hanno sottolineato la necessità di sostenere un dialogo che includa un’ampia rappresentanza della grande diversità presente in tutta l’Ue.

La delegazione ha apprezzato la priorità data dalla Presidenza belga  all’ulteriore sviluppo dello spazio europeo dell’insegnamento. Le Chiese hanno inoltre incoraggiato la Presidenza a rendere il dialogo con i giovani una parte strutturale del processo democratico dell’Ue.

Gli incontri con le presidenze dell’Ue fanno parte di una tradizione di lunga data sostenuta dall’articolo 17 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue), che prevede un dialogo aperto, trasparente e regolare tra l’Ue e le Chiese, associazioni o comunità religiose.

 

La delegazione Kek-Comece era composta da:

Manuel Barrios Prieto, segretario generale della Comece

Peter Pavlovic, segretario centro studi Kek

Alessandro Calcagno, vice segretario generale della Comece