Germania in piazza contro gli estremismi

Grandi manifestazioni in tutto il Paese dopo le rivelazioni del piano di deportazione degli stranieri discusso dal partito di estrema destra AfD. Le parole della Chiesa evangelica in Germania

 

Tre giorni di mobilitazione in Germania. Più di 1,4 milioni di persone hanno manifestato da venerdì in decine di città in tutta la Germania contro il partito di estrema destra AfD, secondo quanto stimato da due delle organizzazioni che hanno chiesto questa grande discesa in piazze e strade. Hanno marciato contro il partito i cui membri hanno recentemente discusso dell’espulsione di massa di stranieri o persone di origine straniera in una manifestazione di estremisti.

 Secondo il canale televisivo Tagesschau, durante la giornata hanno manifestato in tutta la Germania circa 250.000 persone. E per la Frankfurter Allgemeine Zeitung la cifra cresce fino a più di 300.000.

 Tra le decine di cortei, quello di Monaco non è potuto nemmeno iniziare. Secondo la Frankfurter Allgemeine Zeitung, l’organizzatore della manifestazione contro gli estremisti di destra a Monaco ha annullato l’evento a causa della eccessiva folla, dice un portavoce della polizia, che ha parlato di 80.000 partecipanti mentre gli organizzatori parlano di 250.000 manifestanti. Tra loro il sindaco della città bavarese, Dieter Reiter (SPD), e Charlotte Knobloch, presidente della comunità ebraica di Monaco.

 

«Solo domenica si sono svolte azioni di protesta in circa 40 città, un chiaro segnale contro l’AfD e gli eccessi di destra nella società tedesca», hanno dichiarato in una nota l’organizzazione “Friday for Future” e l’alleanza civica “Campact”. La polizia non ha fornito dati complessivi per tutti questi raduni.

Sabato, a Francoforte, roccaforte della finanza tedesca, 35.000 persone si sono radunate dietro lo striscione “Difendere la democrazia – Francoforte contro l’AfD”. Un numero simile di manifestanti si è riunito ad Hannover (nord), alcuni con cartelli “Nazisti fuori”. Manifestazioni sono state segnalate a Braunschweig, Erfurt, Kassel e in molte altre città più piccole, rispecchiando le mobilitazioni quotidiane di questa settimana. In totale, da venerdì a domenica sera, in un centinaio di luoghi, tra cui domenica a Berlino, sono stati lanciati inviti a manifestare.

 

Politici, leader religiosi e allenatori della Bundesliga, il campionato di calcio tedesco, hanno invitato la popolazione a mobilitarsi contro l’Alternativa per la Germania (AfD). Il movimento è stato innescato dalla rivelazione il 10 gennaio da parte del media investigativo tedesco “Correctiv” di un incontro di estremisti a Potsdam, vicino a Berlino, dove a novembre si era discusso di un progetto di espulsione di massa di stranieri. Tra i partecipanti c’erano una figura del movimento identitario radicale, l’austriaco Martin Sellner, e membri dell’AfD. Martin Sellner ha presentato un progetto per rimandare in Nord Africa fino a 2 milioni di persone – richiedenti asilo, stranieri e cittadini tedeschi che non verrebbero assimilati –, spiega Correctiv.

Questa rivelazione ha scosso la Germania mentre l’AfD vola nei sondaggi, pochi mesi prima di tre importanti elezioni regionali nell’est del Paese, dove il partito ha il maggior numero di sostenitori. Il movimento anti-immigrazione ha confermato la presenza dei suoi membri all’incontro, ma ha negato di aderire al progetto di “remigrazione” guidato da Martin Sellner.

L’attuale presidente del consiglio della Chiesa evangelica in Germania (Ekd), la pastora Kirsten Fehrs, haparlato davanti a migliaia di persone durante una manifestazione contro l’estremismo di destra ad Amburgo, un chiaro segnale a favore della democrazia, della diversità e della libertà: «Fede cristiana e l’odio etnico non vanno d’accordo, esattamente come la croce e la svastica! Le richieste di espulsione di massa delle persone con un passato migratorio stanno oltrepassando il limite. La risposta può essere solo una: no, a qualsiasi forma di razzismo e antisemitismo! Un no che arriva chiaramente dal centro della società. Di noi, che siamo la maggioranza! Siamo la maggioranza e dobbiamo dimostrarlo. Anche oggi!. Come Chiese non rimarremo e non dobbiamo rimanere in silenzio, né oggi né domani».

L’attuale presidente del consiglio dell’Ekd ha invitato a partecipare alle manifestazioni per la democrazia che si svolgono in questi giorni in tutta la Germania: «La dignità umana è inviolabile. Ogni persona su questa terra ha diritto alla casa, all’amicizia e alla pace. Anche la nostra cosmopolita Amburgo si batte per questo – e spero che ulteriori segni di diversità e libertà seguano in tutto il nostro Paese. La maggioranza rompe il silenzio ed è giunto il momento!».

Molti leader politici, tra cui il cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz, che ha preso parte a una manifestazione lo scorso fine settimana, hanno sottolineato che qualsiasi piano di espulsione di persone di origine straniera è un attacco alla democrazia. Scholz ha invitato «tutti a prendere posizione – per la coesione, per la tolleranza, per la nostra Germania democratica».

«Centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza in tutta la Germania questo fine settimana», ha ricordato domenica Frank-Walter Steinmeier, il presidente federale tedesco. «Sono persone molto diverse, ma hanno tutte una cosa in comune: ora si esprimono contro la misantropia e l’estremismo di destra. Vogliono continuare a vivere insieme liberamente e pacificamente anche in futuro». E continua: «Queste persone […] difendono la nostra Repubblica e la nostra Costituzione contro i suoi nemici. Difendono la nostra umanità. Ora abbiamo bisogno di un’alleanza di tutti i democratici: che vivano in campagna o in città, che siano giovani o anziani, che abbiano un background di immigrazione o meno».

 

Friedrich Merz, leader del partito conservatore CDU, ha dichiarato sabato che è «molto incoraggiante che migliaia di persone manifestino pacificamente contro l’estremismo». Ma all’incontro divulgato da Correctiv hanno partecipato, oltre ai membri dell’AfD, anche due membri della stessa CDU, appartenenti al Werteunion, l’ala destra del partito che conta 4.000 iscritti. Il leader del Werteunion Hans-Georg Maassen ha annunciato sabato la sua separazione dalla CDU. «I membri del Werteunion hanno votato a larga maggioranza per la creazione di un partito con lo stesso nome». «Il partito potrebbe già competere alle elezioni regionali nella Germania orientale e lavorare con tutti i partiti […] che sono pronti per un cambiamento politico in Germania», ha aggiunto, non escludendo in particolare la collaborazione con l’AfD.