Donne che osano

Due podcast realizzati da “Regards Protestants” sul contributo delle protestanti francesi nella storia, nella società, nella cultura, attraversando cinque secoli di storia

 

“Donne protestanti che hanno osato”: c’è un certo interesse, in Francia, per questo tema, come denota la terza edizione della “Cena dei protestanti” organizzata lo scorso novembre dalla Federazione protestante di Francia (Fpf) e dal Circolo “Charles Gide”, cena benefica in grande stile con 400 invitati e interventi di personalità pubbliche, che aveva appunto questo titolo.

 

Il video associato, realizzato dalla Fondation Bersier – Regards protestants (iniziativa della Fpf e della Fondation Bersier nata nel 2013 per condividere e diffondere, tramite uno stesso portale, le notizie dei vari media protestanti francofoni) tratteggia, con gli interventi di pastore e studiosi di varie denominazioni, alcune figure femminili nei cinque secoli della storia protestante francese, conosciute anche al di qua delle Alpi e di cui abbiamo parlato qualche volta, come Marie Dentière e Marie Durand, ma anche Sara Banzet, fondatrice delle scuole materne, o Caroline Malvesin, cofondatrice con il pastore Antoine Vermeil dell’ordine religioso protestante delle Diaconesse di Reuilly.

Nello stesso periodo, e sulla stessa lunghezza d’onda, sono usciti due podcast, di cui uno ancora in corso: il primo è Histoire des femmes protestantes, prodotto sempre da Regards protestants e dal Musée protestant virtuale, iniziativa, sempre della Fpf, che raggruppa su un portale articoli, risorse, iniziative dei musei francesi e non solo (https://museeprotestant.org).

 

In sei puntate, diverse docenti universitarie di storia hanno raccontato l’interessante intreccio fra protestantesimo e femminismo con l’aiuto di fonti d’archivio, documenti e “voci” che hanno dato vita ai vari personaggi dell’epoca: dalle prime predicatrici del Cinquecento, alle lotte per i diritti (diritto di voto, diritto di famiglia…) nel Novecento, cinque secoli di storia in cui le protestanti hanno giocato un ruolo importante.

Viaggiamo nel tempo e nello spazio, da Ginevra, tra le proteste delle donne per avere più diritti, al sud-est della Francia, nei luoghi della resistenza dopo la revoca dell’Editto di Nantes, e poi sulle barricate della Rivoluzione francese, e nelle manifestazioni per il diritto di voto, il divorzio e l’aborto.

 

Per concludere con la domanda: «Che cosa resta oggi della lunga storia delle donne protestanti, raccontata negli episodi precedenti? Che cosa può portare questo racconto alle protestanti e alle femministe oggi?». La parola a Emmanuelle Seyboldt, presidente del Consiglio nazionale della Chiesa protestante unita di Francia e a Joan Charras-Sancho, dottora in teologia protestante e ricercatrice associata all’Institut lémanique di Teologia pratica di Losanna.

 

Il secondo podcast, a cadenza quindicinale e ancora in corso, “Protestantes!”, prodotto da Regards Protestants, esplora vari aspetti dell’impegno delle donne. Come si legge nell’introduzione, «le donne sono molto presenti nella Chiesa, e tuttavia, quasi invisibili. Per la prima volta, scoprirete il pensiero, la spiritualità e le battaglie di queste credenti… che protestano!».
Attraverso le conversazioni con teologhe, pastore, scrittrici, attiviste, il podcaster Jérémie Claeys ci guida alla scoperta di donne moderne che “spostano le frontiere”.

Si comincia con «Uscire dal patriarcato» insieme alla pastora e blogger Joëlle Sutter-Razanajohary, autrice dei libri Qui nous roulera la pierre ? sul ruolo delle donne nella chiesa, e di Une invitation а la danse sul tema della metafora coniugale nella Bibbia.

 

Seguono i dialoghi con Lauriane Savoy, storica, teologa e femminista («Come le donne sono diventate pastore»), Emmanuelle Seyboldt, pastora, presidente del consiglio nazionale della Chiesa protestante unita di Francia («Verso un dialogo interreligioso»), Ruth Wolff-Bonsirven, pastora nelle chiese protestanti di Alsazia e Lorena, femminista militante («Il Vangelo per lottare contro le disuguaglianze»), Marion Muller-Colard, teologa, direttrice delle edizioni Labor et Fides, autrice di diversi libri («La vie funambule», dal titolo di una delle sue opere), Victoria Kamondji, originaria della Sierra Leone, pastora e presidente della Comunità delle chiese di espressione africana francofone («Dall’ecumenismo all’integrazione»), Valérie Duval-Poujol, teologa battista, femminista, autrice, vicepresidente della Federazione protestante di Francia fondatrice dell’associazione Une place pour elles («Lottare insieme contro le violenze coniugali»), Émeline Daudé, giovane pastora, militante femminista e inclusiva («Dall’armadio al pulpito, una questione di spazio»), e infine, per ora, il podcast dell’8 gennaio con la poetessa e teologa Francine Carrillo («Il respiro del forse»).