Nuovo priore per la Comunità di Taizé

La Federazione luterana mondiale dà il benvenuto a Fratel Matthew, nuovo priore di Taizé

«Che Dio ti benedica nel tuo ministero affinché tu possa continuare ad essere una benedizione per gli altri», ha scritto la segretaria generale della Federazione luterana mondiale (Flo) Anne Burghardt a fratel Matthew, insediato come nuovo priore di Taizé la prima domenica di Avvento. Fratel Matthew prende il posto di Fratel Alois che ha guidato la comunità per 18 anni.

Burghardt ha anche espresso apprezzamento per la «testimonianza costante» di frère Alois, che aveva assunto la guida della comunità dopo la morte violenta del suo fondatore, frère Roger, nel 2005.

La Comunità ecumenica di Taizé è stata fondata nel 1940 ed è composta da 90 fratelli. Oltre alla sua sede nel villaggio borgognone di Taizé, vicino a Cluny, in Francia, ha comunità in tutto il mondo. È nota soprattutto per l’ impegno per la riconciliazione, la sua spiritualità ecumenica, l’accoglienza di tutti, soprattutto offrendo uno spazio ai giovani, e per il rinnovamento della preghiera quotidiana scandita da canti semplici in molte lingue. Decine di migliaia di persone visitano la comunità ogni anno o partecipano agli incontri internazionali dei giovani alla fine dell’anno.

Come scrive il quotidiano Avvenire «Taizé è stata e resta la realtà ecumenica più famosa tra quelle sorte in Europa nel Novecento, con una proiezione in più Paesi e continenti. A partire dal “Concilio dei Giovani”, storico incontro che avvenne nel 1974 nella località posta sulle colline della Borgogna, Taizé è stata poi un polo di attrazione per giovani in ricerca spirituale e una fucina di iniziative sempre rivolte ai giovani, per esempio il “Pellegrinaggio di fiducia sulla terra”, che hanno avuto una ricaduta sulla vita di parrocchie e comunità cattoliche. Contando poi che l’esperienza di Taizé inizia negli anni ‘40 – con vari passaggi, fino al 1949 e alla decisione del fondatore Roger Schutz, protestante, di votarsi insieme ai primi seguaci a un una vita comunitaria nel celibato, offrendo una testimonianza di fraternità all’Europa che usciva dalla guerra – il fatto che in circa 80 anni di storia siano stati solo due i priori – frère Roger e frère Alois appunto – rende l’arrivo del terzo un dato d’interesse».
Photo: Atéliers et Presses de Taizé/ Tamino Petelinsek