Il bilancio di trent’anni di cammino comune
Che cosa si è fatto finora, tra successi e punti in sospeso, e quale proseguimento si vuole dare al progetto “Essere chiesa insieme” delle chiese evangeliche in Italia
I tre giorni successivi al “Youth World Café ” (8-10 dicembre) sono stati dedicati al convegno per il progetto «Essere Chiesa Insieme» (Eci).
Il convegno ha visto la partecipazione di molti giovani della Federazione giovanile evangelica in Italia (Fgei), la presidente della Federazione delle donne evangeliche in Italia (Fdei) Mirella Manocchio, il presidente della Federazione delle chiese pentecostali (Fcp) Alfredo Giannini, diversi pastori, diaconi, predicatori locali, professori e studenti della Facoltà valdese di Teologia e dell’Istituto avventista «Villa Aurora» e fratelli e sorelle provenienti da tutta l’Italia.
Sono state due giornate dedicate al dialogo sul tema dell’intercultura all’interno delle nostre comunità. Il convegno ha avuto come obiettivo la rilettura degli ultimi 30 anni in cui si è svolto il progetto Eci, analizzando le sfide e problematiche ma anche i successi che si sono verificati nel corso degli anni e riflettendo insieme sulla strada e il futuro che vogliamo intraprendere insieme per rendere le nostre comunità più favorevoli alla convivenza di fratelli e sorelle provenienti da diverse culture, sempre valorizzando la nostra diversità.
A dare il benvenuto è stato il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) Daniele Garrone con una breve riflessione dal libro di Isaia 43, 18-19 sottolineando l’importanza di rileggere criticamente il percorso svolto insieme, valutare il nostro presente e osare chiederci dove vogliamo andare avendo la consapevolezza che il Signore ci viene incontro e non ci lascia alle nostre ansie e paure.
La mattinata del 9 dicembre è stata dedicata alla riflessione sulla storia del percorso Eci e le testimonianze di diverse persone sulla gioia ma anche sulle sfide della convivenza all’interno delle comunità interculturali.
Con un breve video di presentazione si è ripercorsa la storia del progetto Eci, iniziata 30 anni fa con l’arrivo e la permanenza di molti fratelli e sorelle evangelici provenienti da diversi paesi extraeuropei nelle comunità italiane. Tale presenza, percepita come una benedizione e arricchimento, ha però posto molti interrogativi e creato molte sfide soprattutto al momento in cui le comunità dovettero passare dal processo di accoglienza al processo di inclusione e integrazione, dialogando su come vivere la fede insieme, tra persone con un modo di esprimere la propria spiritualità diverso da ciò che si era vissuto fino ad allora, e creare una nuova chiesa multiculturale unita in Gesù Cristo.
Durante le testimonianze, sono emersi diversi strumenti che sono stati vitali per il percorso Eci e tra questi uno dei più menzionati è stato il progetto del Laboratorio interculturale di Formazione e Accoglienza (Linfa), un progetto di formazione ideato dalla commissione Eci, per attrezzare le comunità per crescere e vivere in maniera positiva questo confronto con la diversità.
Oltre alle testimonianze ci sono stati spazi aperti ai dibattiti dove diversi fratelli e sorelle hanno espresso la loro gioia e le criticità del progetto.
Il pomeriggio è stato dedicato a vari laboratori tematici: giovani, formazione e ministeri, etica e culto. Ogni laboratorio si è occupato di rispondere a diverse questioni sul tema proposto soffermandoci su come promuovere l’interculturalità partendo dai temi sopracitati.
A concludere il momento di riflessione e discussione, si è posto lo sguardo sul futuro, sulle azioni ed obiettivi che ci poniamo e i prossimi appuntamenti da tenere in promemoria come il laboratorio Linfa e il Master in Teologia interculturale proposto dalla Facoltà valdese di Teologia per continuare nel nostro percorso interculturale.
Il convegno si è concluso con il culto curato dalla comunità filippina presso la chiesa metodista di via XX settembre.