A confronto allo Youth World Cafè
La prima parte delle giornate del progetto Eci (Essere chiesa insieme) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia è stata caratterizzata dall’incontro dei e delle giovani
Nel corso dei due giorni dello Youth World Café [7-8 dicembre, ndr] abbiamo avuto l’opportunità di conoscere giovani provenienti dalle chiese di Genova, Firenze, Milano, Pordenone, Domodossola ecc. e partecipare assieme a loro a diversi momenti di preghiere, canti e dibattito su diversi temi. La prima sera sono state discusse in piccoli gruppi le opinioni riguardanti gli aspetti comuni e diversi tra le diverse chiese di provenienza: metodisti, valdesi, battiste, avventisti, Chiesa apostolica.
Durante il secondo giorno si è svolto il vero e proprio Youth World Café, dove tutti i giovani sono stati divisi in sei gruppi e in ognuno di essi si è discusso e si sono messe a confronto le proprie opinioni su sei temi: «Giovani, chiese e razzismo», «Giovani, chiese e testimonianza», «Giovani, chiese e musica», «Giovani, chiese e leadership»,«Giovani, chiese e etica» e «Giovani, chiese e futuro».
Il tavolo «Giovani, chiese e razzismo» ha affrontato tutte le forme di razzismo e ognuno ha potuto condividere eventualmente le proprie esperienze, discutere su quali aspetti si fomenta il razzismo e in che modo si potrebbe tentare di eliminarlo. Durante il dibattito è emerso un bellissimo slogan che riassume tutti i pensieri dei giovani presenti: “Raise our voices”, “alziamo le nostre voci”, per non permettere mai a chi discrimina di avere l’ultima parola.
Nella seconda tematica, «Giovani, chiese e testimonianza», sono stati discussi diversi temi: che cosa sia per i giovani una testimonianza, a che cosa serva e se sia uno strumento con lo scopo di evangelizzazione. Abbiamo scoperto che ci sono giovani, come i ragazzi della scuola Jesus Revolution, impegnati a uscire dalle chiese per trasmettere nella missione di strada l’amore di Dio per l’umanità. Dal gruppo della musica sono emersi molti pensieri che collegano la musica a una forma di linguaggio universale che permette di comunicare i propri sentimenti e nello stesso tempo di essere uniti e connessi, oltre a lodare il Signore. Inoltre, può essere anche un’altra forma di meditazione, testimonianza, sfogo.
La tematica della leadership ha fatto emergere tutti gli aspetti che dovrebbero caratterizzare un buon leader, un punto di riferimento, che dovrebbe essere in grado di aiutarti a crescere, ascoltare e parlare con le persone, essere un buon esempio, una guida spirituale senza essere troppo autoritario ma cercando contemporaneamente di farsi rispettare.
«Giovani, chiese e etica» ha messo in luce forse alcuni temi più complessi del dialogo tra giovani di chiese e di culture diverse. Natura e cultura come si intrecciano? Infine, l’ultimo tema, il Futuro, ha posto tutti i giovani di fronte alla domanda: “Che cosa ci aspettiamo nel futuro?”. Le risposte sono state generalmente di paura di un futuro incerto caratterizzato da un rischio di “estinzione” del cristianesimo, da una diminuzione di interesse verso la chiesa da parte dei giovani. L’unico modo per riuscire ad affrontare un futuro così incerto è proprio quello di avere speranza e fiducia in Dio, di essere sempre uniti e creare una rete tra i giovani, di uscire dalla comfort zone ed evangelizzare e diffondere il messaggio di Cristo.
L’evento dello Youth World Café ci ha permesso di confrontarci con altre realtà e con altri giovani che ogni giorno affrontano gli stessi problemi che abbiamo anche noi e di condividere i nostri problemi e le nostre esperienze. Questi eventi ci permettono di lodare il Signore tutti insieme attraverso i canti in lingue e tradizioni musicali diverse, le testimonianze e le meditazioni; e ci permettono di sentirci uniti, nonostante la distanza geografica, e di legare e fare amicizia e confrontarci per affrontare il futuro tutti insieme.