L’attività editoriale come forma del pensiero
Un convegno a Torino per ricordare la figura di Piero Gobetti e della sua casa editrice
«L’editore ideale. Piero Gobetti editore nel suo e nel nostro tempo» è il titolo di un convegno che si tiene mercoledì 6 dicembre a Torino (la mattina dalle 10 alla Fondazione Firpo – p.za Carlo Alberto 3; il pomeriggio dalle 15 al Polo del ‘900 – via del Carmine 14) sulla figura del giornalista, critico e, appunto, editore torinese, che poi fu perseguitato dal fascismo. L’iniziativa avviene in occasione del 100° anniversario dalla fondazione della “Piero Gobetti Editore”, avvenuta nel 1923.
Molti gli interventi previsti, su un tema che è già stato oggetto di una pubblicazione: nell’agosto scorso abbiamo infatti recensito il volume (a cura di Piero Polito e Marta Vicari) che porta lo stesso titolo del convegno. E in effetti, Gobetti stesso scriveva di questa sua attività con entusiasmo, avvertendola come una vocazione: «Quattordici ore di lavoro al giorno tra tipografia, cartiera, corrispondenza, libreria e biblioteca (perché l’editore dev’essere fondamentalmente uomo di biblioteca e di tipografia, artista e commerciante) non sono troppe anche per il mio editore ideale».
Nel corso dei lavorio interverranno: D. Marucco («Il progetto di riedizione del catalogo della Piero Gobetti Editore»), I. Piazzoni («L’editoria italiana e l’avvento del fascismo: la saggistica d’opposizione»), G. Chiarle («Da Gobetti a Einaudi: giovani editori torinesi tra le due guerre»), Davide Dalmas («Gobetti editore laico e protestante»); nel pomeriggio: B. Gariglio («Gobetti editore dei popolari»), P. Soddu («Il fascismo nelle edizioni di Gobetti»), M. Vicari («Letteratura e politica nelle edizioni di Gobetti»), P. Polito («Piero Gobetti editore di pace»).
Per informazioni: [email protected] – tel. 011-531429.