Al 41° Torino Film Festival anche il Premio per il rispetto delle minoranze
Promosso dalla Chiesa Valdese e della Comunità Ebraica di Torino, con la partecipazione del Comitato Interfedi della Città di Torino
Nell’ambito della diffusa e consolidata presenza di Giurie Ecumeniche in tutti i principali Festival cinematografici mondiali, all’interno del 41° Torino Film Festival (24 novembre – 2 dicembre 2023), giunge al significativo traguardo della sua decima edizione il “Premio per il rispetto delle minoranze e per la laicità”, assegnato dalla Giuria Interfedi.
Promosso della Chiesa Valdese e della Comunità Ebraica di Torino, con la partecipazione del Comitato Interfedi della Città di Torino, nell’ambito del comune impegno nella società verso la difesa del pluralismo delle idee, il rispetto dei diritti e della dignità umana, il Premio, come indicano i due riferimenti contenuti nella sua denominazione, mira a promuovere film che contribuiscono a dare voce a tutti i tipi di minoranze, a promuoverne il rispetto, il riconoscimento dei diritti, l’integrazione, il superamento delle discriminazioni o che affermano i valori della laicità, della cultura della tolleranza, del rispetto dell’autonomia, della libertà e della responsabilità individuali.
Disparità e violenze di genere o per orientamento sessuale, atteggiamenti xenofobi e razzisti, propaganda antisemita e discriminazioni nei confronti di varie comunità di fede,sempre più all’ordine del giorno nel mondo ed anche in Italia, testimoniano l’attualità dei temi verso i quali il Premio vuole richiamare l’attenzione e dei valori che intende affermare e che costituiscono le fondamenta di ogni società davvero democratica e pluralista.
In un Paese, a maggioranza cattolica, ma da sempre plurale dal punto di vista religioso e culturale, il Premio, di fronte alla tendenza a volersi rinchiudere in una fortezza, afferma l’accoglienza, la condivisione, la solidarietà, il rispetto reciproco, la dignità umana, l’accettazione delle diversità etniche, culturali e religiose quali fondamenta per una società giusta ed inclusiva, multietnica, multiconfessionale, multiculturale, in cui il diritto e la libertà del singolo individuo siano preservati.
Ad esprimere un messaggio di dialogo tra le religioni e ad affermare la pluralità di fedi e culture come occasione di arricchimento reciproco, i componenti della Giuria Interfedi sono designati, uno ciascuno, dai tre promotori dell’iniziativa, Chiesa Valdese di Torino, Comunità Ebraica di Torino e Comitato Interfedi della Città di Torino, che riunisce i rappresentanti di Cristianesimo (cattolici, protestanti e ortodossi), Ebraismo, Induismo, Islamismo, Buddismo e del mondo mormone.
La Giuria Interfedi 2023 sarà composta da: Giorgio Berruto (in rappresentanza della Comunità Ebraica), Walter Nuzzo (Comitato Interfedi) e Maria Cecilia Rivoira (Chiesa Valdese).
Nelle precedenti nove edizioni, il premio Interfedi è stato assegnato a La Plaga di Neus Ballus(2013), Felix & Meira di Maxime Giroud (2014), Coup de Chaud di Raphaël Jacoulot (2015), Avant les Rues di Chloè Leriche (2016), À Voix Haute di Stéphane De Freitas (2017), Nos Batailles di Guillaume Senez (2018), Made in Bangladesh di Rubaiyat Hossain (2019), Lingui di Mahamat-Saleh Haroun (2021) e I sogni abitano gli alberi di Marco Della Fonte (2022).
Per maggiori informazioni e dettagli sul premio, è consultabile il sito www.premiogiuriainterfedi.org