Autodeterminazione, clima, inclusione, i grandi temi dell’Assemblea generale della Conferenza delle Chiese del Pacifico
Importanti incontro in Nuova Caledonia delle chiese protestanti del Pacifico, alle prese con sfide impellenti
Dal 16 al 23 novembre si è tenuta in Nuova Caledonia l’Assemblea generale della Conferenza delle Chiese del Pacifico (Pcc).
Gilles Vidal, condirettore del Centro di ricerca in missiologia “Maurice-Leenhardt”, membro del comitato editoriale della rivista Perspectives Missionnaires e docente di storia del cristianesimo nell’epoca contemporanea all’Istituto protestante di teologia in Francia (Ipt) si è recato all’Assemblea per rappresentare la Cevaa, la Comunità di chiese in missione, di cui è parte attiva anche la Chiesa valdese. Trovate la sua testimonianza qui di seguito.
«Equivalente regionale del Consiglio ecumenico delle chiese, questo organismo è stato fondato nel 1961 a Malua, nelle Samoa occidentali e ha adottato una costituzione durante la sua seconda assemblea sull’isola di Lifou in Nuova Caledonia nel 1966. Cinquantasette anni dopo, il Territorio accoglie nuovamente questa assemblea composta ora da 28 Chiese e 11 consigli nazionali di Chiese protestanti (la Chiesa cattolica ha lo status di osservatore dal 1976). Per questa 12a edizione, 220 delegati provenienti da tutto il Pacifico sono arrivati il 16 novembre con un charter speciale noleggiato dalle Isole Fiji, con diverse ore di ritardo a causa di un ciclone.
La Chiesa protestante di Kanaky-Nuova Caledonia (EPKNC), nonostante le sue dimensioni modeste rispetto alle potenti Chiese metodiste e congregazionaliste di Fiji, Tonga o Samoa, ha raccolto la sfida di organizzare questa consultazione di capitale importanza per il peso sociale della religione nel Pacifico. Infatti, anche se la secolarizzazione non risparmia i grandi centri urbani della regione, la vita religiosa permea largamente la vita civile e non è raro in alcune isole che alcuni incontri pubblici inizino con una preghiera. Questa influenza spiega perché l’EPKNC ha potuto beneficiare del sostegno del Governo della Nuova Caledonia e dell’Università della Nuova Caledonia che hanno messo a disposizione del congresso il vasto campus di Nouville.
Il tema teologico generale proposto dall’EPKNC riguardava la necessaria trasformazione dell’essere umano, del suo cuore, la necessità di una ricerca sempre maggiore di autenticità nei confronti di Dio per partecipare alla trasformazione del mondo. Per esprimere questa idea, l’EPKNC ha utilizzato un’espressione dell’Ajië, lingua parlata nella Grande Terre della Nuova Caledonia: Do Kamo ovvero “il vero uomo”, colui che afferma di essere autenticamente umano, concetto ripreso a suo tempo dal missionario ed etnologo Maurice Leenhardt. Per il presidente del consiglio esecutivo dell’EPKNC, pastore Var Kaemo, “l’amore di Cristo delle isole deve abitare “Do Kamo”, è lui che può liberare “da ogni determinismo”. Così questa assemblea si pone sotto il segno della liberazione in almeno tre ambiti: la politica con la questione dell’autodeterminazione dei popoli, in Nuova Caledonia, nella Polinesia francese, ma anche delle popolazioni aborigene australiane nonché nel conflitto in Papua Occidentale tra Indonesia e Papua Nuova Guinea. Altri due temi hanno caratterizzato la sessione: il cambiamento climatico e le sue conseguenze sulle popolazioni insulari e la questione dell’inclusività.
Una delle particolarità di questa assemblea consiste nella sinergia voluta dai diversi organismi che compongono la Conferenza delle Chiese del Pacifico: i responsabili delle Chiese e dei consigli ecclesiastici, le donne, i giovani, gli istituti teologici. Ciascuno dei suoi organi ha fissato il proprio calendario per tenere contemporaneamente la propria assemblea generale, lavorando sullo stesso tema. Così, appena arrivati nel Territorio, i delegati si sono divisi in quattro pre-assemblee in tre luoghi diversi. I risultati del loro lavoro sono poi stati condivisi e ripresi negli ultimi giorni dell’assemblea in sessioni plenarie.
Alla cerimonia di apertura del 19 novembre, i delegati del Pacifico, rappresentati dal presidente della Pcc, pastore Tevita Havea, originario di Tonga, sono stati accolti secondo la tradizione del costume Kanak dal Senato della Nuova Caledonia, alla presenza del Presidente del Congresso della Nuova Caledonia, signor Roch Wamytan. »
Invitati dall’EPKNC, hanno partecipato ai lavori di questa Assemblea i pastori Christian Krieger e Daniel Thévenet della Federazione protestante di Francia».