Il Centro sociale «Casa Mia – E. Nitti» compie 40 anni
Sabato pomeriggio 25 novembre si celebra la fondazione ufficiale dell’opera metodista presente a Ponticelli (Napoli), intitolata a Emilio Nitti, insegnante e sindacalista, scomparso prematuramente nel 1984
Sabato 25 novembre, a partire dalle ore 16, si terrà presso il Centro sociale “Casa Mia – E. Nitti” (viale delle Metamorfosi 340, Ponticelli – Napoli) un incontro per celebrare i primi 40 anni dalla fondazione ufficiale dell’opera metodista, intitolata a Emilio Nitti, insegnante e sindacalista, scomparso prematuramente nel 1984. Nitti, molto attivo nella chiesa valdese napoletana, dove si adoperò anche come animatore biblico, è ricordato fra l’altro per il suo impegno politico nel Partito comunista italiano (Pci).
Inaugurato il 17 aprile del 1983 il Centro, inizialmente noto come “villaggio Galeazzo Caracciolo” – nobile napoletano del XVI sec. perseguitato per la sua adesione alla Riforma protestante –, nasce grazie all’impegno della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) e agli aiuti provenienti dalle Chiese evangeliche europee, nella fase del post-terremoto del 1980. Emilio Nitti con l’aiuto di un Comitato, composto da membri di chiese evangeliche napoletane, e della diacona Gioia Mena, programmò il lavoro da farsi. Dagli anni ’90 il Centro passa all’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (Opcemi).
La genesi del Centro ha però radici che vanno più indietro nel tempo, esattamente 70 anni fa, quando l’attività sociale evangelica inizia tra le baraccopoli presenti in via Marina a Napoli, sorte dopo il conflitto mondiale degli anni ’40: le chiese evangeliche si mobilitarono per dare un aiuto al popolo napoletano impoverito, fiaccato durante gli anni drammatici del dopoguerra. In particolare, fu Teofilo Santi, medico metodista a cui si deve anche la nascita dell’ospedale Villa Betania e della Casa Materna a Portici, che animò quell’opera sociale evangelica che continua ancora oggi sul territorio.
«Sono stati quarant’anni belli, dove abbiamo speso tutte le nostre energie, condiviso le nostre emozioni – dichiara Salvatore Cortini, direttore del “Centro Casa Mia-Emilio Nitti”, che insieme alla moglie Mena Gioiaha partecipato alla vita di quest’opera fin dall’inizio –. Abbiamo messo in gioco i nostri sentimenti per il bene e la crescita del territorio e della comunità locale. Nonostante le difficoltà non ci siamo mai arresi, abbiamo sempre continuato a dare testimonianza dell’Evangelo attraverso il lavoro quotidiano».
«Il Centro – prosegue Cortini – è diventato un luogo di opportunità per bambini/e, e giovani, un luogo aperto a tutti e tutte, senza nessuna distinzione di razza, di colore della pelle e di religione. Un luogo per sperimentarsi, giocare, trovare nuove amicizie, relazioni, per gioire, confrontarsi, riflettere su tutto ciò che ci circonda».
In quarant’anni il Centro sociale ha costruito una rete di relazioni con il territorio, diventando parte della vita sociale, culturale del quartiere nel rispetto e nel riconoscimento delle istituzioni. Il Centro è impegnato insieme ad altre organizzazioni laiche e religiose in battaglie per i diritti civili, nel contrasto alla povertà, nella lotta all’illegalità e nella difesa per l’ambiente.
«Tutto questo – conclude Cortini – è stato possibile per il lavoro dei volontari e volontarie delle chiese evangeliche napoletane e campane, dei collaboratori e dei tanti volontari/e provenienti dall’Europa e dagli USA., e grazie al contributo che hanno dato i pastori e pastore delle chiese napoletane. Forte è stata la speranza di chi ha iniziato questa opera, forte deve rimanere ancora in noi la speranza che qualcosa deve e può ancora cambiare. Ispirati all’inizio dal versetto “Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do” (Atti 3, 6), oggi possiamo dire: “Eben-Ezer, Fin qui il Signore ci ha soccorsi”».
Il programma, che ha inizio alle ore 16, prevede gli interventi di: Patrizia Barba, presidente del Comitato; pastore Luca Anziani, presidente dell’Opcemi; seguono le relazioni di: Silvana Nitti su «L’azione sociale a Napoli della Chiesa Metodista»; Luciano Cirica su «Una storia in comune: Ospedale Betania e Casa Mia-E. Nitti»; e Antonio Bassolino su «Un testimone della politica». Modera: Salvatore Cortini, direttore del “Centro Casa Mia-Emilio Nitti”.