Unione cristiana battista d’Italia nomina Ambasciatori per la pace
Con uno specifico Atto del Comitato esecutivo l’Ucebi ha nominato Ambasciatori per la pace Eric Luzzetti, Donatina Cipriano Massimo Aprile, Gabriele Arosio e Maria Elena Lacquaniti
L’Unione cristiana evangelica battista d‘Italia (Ucebi), con uno specifico Atto del Comitato esecutivo in risposta a quanto auspicato nella mozione programmatica votata nella 46a Assemblea generale, ha nominato Ambasciatori per la pace Eric Luzzetti, Donatina Cipriano (presidente dell’Associazione delle chiese battiste di Lazio, Abruzzo e Marche – Aceblam), Massimo Aprile, Gabriele Arosio e Maria Elena Lacquaniti. Quest’ultima è, fra l’altro, coordinatrice della Commissione globalizzazione e ambiente (Glam) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei).
«Il Signore voglia benedire questo gruppo di lavoro facendone suo strumento per la pace e la fratellanza tra i popoli» ha commentato Lacquaniti. E ha aggiunto: «È stato molto importante aver portato questo argomento all’interno dell’Assemblea battista. Una condivisione di ampio respiro tra i fratelli e le sorelle dell’Unione che si è anche manifestata con la petizione che abbiamo presentato alla Comunione delle chiese protestanti in Europa (Cpce) e che in un certo senso è stata una voce isolata. La nomina si accompagna inoltre alla presenza nel gruppo di Massimo Aprile, di cui è noto il percorso non violento e diplomatico. La mia personale esperienza in questo percorso è stata senza ombra di dubbio sollecitata dalla fede e ha trovato nella commissione Glam un’ottima palestra – ha concluso –. La strada per la giustizia non può che passare dallo spirito della pace. Vi lascio la pace, vi do la mia pace dice Gesù ed è di questa pace che voglio continuare a fare esperienza».
Tra le linee guida indicate al gruppo dal Comitato esecutivo vi sono: lavorare con le chiese per organizzare eventi sulle guerre nel mondo, siano esse sotto i riflettori mediatici come quella in Ucraina, sia quelle oscurate; lavorare insieme con quelle realtà associative e/o istituzionali già attive sui temi della pace; le associazioni regionali potrebbero fornire aiuto, là dove necessario, per identificare sui territori i soggetti più affidabili; studiare la possibilità di avviare una collaborazione con il Miur nella prospettiva di farsi promotori/trici nelle scuole di proposte attinenti la cultura della pace; segnalare al Ce altre sorelle e/o fratelli che nelle nostre chiese potrebbero allargare il gruppo di ambasciatori/trici o esserne di supporto.