Nessuno indietro
Un seminario con al centro i bambini e le bambine in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia
Sabato 18 novembre, nella sala dell’Unione Montana e Centro famiglie di Torre Pellice (To), si è tenuto il seminario «Non lasciare indietro nessuna bambina e nessun bambino. Alleanze in costruzione», con la partecipazione di molte figure legate alla cura dell’infanzia sul territorio, in particolare nella fascia 0/6 anni.
Dopo l’introduzione dell’assessore Giovanni Borgarello è stato presentato il report finale del progetto «Io sto bene qui in montagna» (2017-2022), che ha permesso di raccogliere informazioni e pareri degli utenti tramite questionari strutturati, poi analizzati dal Centro di documentazione per la Promozione della Salute (Dors) della Regione Piemonte. Mara Grasso con Claudio Tortone ha esposto le varie tappe del progetto e i dati che ne sono risultati. Sono poi intervenute Laura Gallina, rappresentante del Gruppo nazionale Nidi d’infanzia, che ha ripercorso la storia dei servizi 0/6 in Italia, e Vittorina Buttafuoco, referente del programma «Primi 1000 giorni» del Piano Regionale della prevenzione 2020/2025 della Regione Piemonte, con un intervento molto interessante sulla sviluppo cerebrale e neuronale dei bambini nei primi due anni di vita. Paola Zonca, pedagogista, ha poi concluso con un intervento sulla qualità dei servizi per l’infanzia. Il pomeriggio è stato animato da alcune letture a tema scelte e presentate da Alessandra Quaglia (biblioteca C. Levi di Torre Pellice).
È seguito un momento di dialogo aperto alle domande dei partecipanti. In particolare sono intervenuti Luca Roasio, direttore della S.C. pediatria dell’ospedale di Pinerolo; Roberto Beccaria, dirigente scolastico; Luana Boaglio, responsabile dell’area minori e famiglie del Ciss e Stefania Tomasetto, responsabile dell’area infanzia della cooperativa Valdocco, che ha in carico il Nido di Torre Pellice. Era presente anche una rappresentante del gruppo genitori che hanno visto nascere il progetto «Io sto bene qui in montagna».
Un’occasione per condividere le impressioni sullo stato dell’arte dei servizi 0/6 in zona, che avrebbe richiesto più tempo per la discussione ed entrare nel merito delle azioni da intraprendere per dare seguito a un progetto che ha dato buone basi ma che ha incontrato difficoltà evidenti nel periodo della pandemia e che avrebbe bisogno di nuove risorse per poter vedere dei risultati pratici dopo la ricerca teorica. In conclusione sono state sottolineate come realtà efficaci e realmente sentite dalle famiglie la Biblioteca C. Levi e l’Asilo Nido comunale, e come necessità assoluta una migliore comunicazione, che arrivi anche alle fasce più deboli della società così che tutti possano usufruire delle molteplici realtà che lavorano con passione sul nostro territorio.