Noi e i fiumi, un’amicizia da riscoprire
Inaugurato sabato 28 ottobre l’anno scolastico del Collegio valdese di Torre Pellice
Un tema universale, ma che ben si addice allo studio e a una consapevolezza legata al territorio, è stato al centro della cerimonia di apertura dell’anno scolastico del Collegio valdese. Sabato 28 ottobre, nell’Aula sinodale, il prof. Stefano Fenoglio, docente presso il dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei sistemi all’interno dell’Università di Torino, ha tenuto infatti la prolusione sul tema: «Le arterie della vita. Come i fiumi hanno plasmato i territori e le società umane».
In apertura della cerimonia, la preside Alessia Passarelli ha sottolineato la bella atmosfera, con degli ospiti, a vario titolo presenti (amministrazione comunale, Lion’s Club, Ass. Amici del Collegio), che sono soprattutto degli amici più che rappresentanti di interlocuzioni formali. A seguire, il pastore di Torre Pellice Michel Charbonnier ha preso spunto dal brano di Esodo 3, in cui in avvio della relazione di Dio con Mosè sul Sinai, il Signore prefigura il futuro del suo popolo in un paese dove scorrono il latte e il miele (v. 8): beni comuni, cibi semplici, nel segno della sobrietà e di ciò che è sufficiente a vivere. Oltre alla fede, entra anche in gioco una saggezza secolare che, si è visto nella relazione di Fenoglio, deve caratterizzare il nostro rapporto con l’ambiente.
L’anno trascorso – ha ancora detto la preside –, vissuto in normalità dopo l’emergenza Covid, ha visto eventi lieti ed entusiasmanti (come la visita del presidente Mattarella a fine agosto), ma anche il lutto per la scomparsa del prof. Elio Canale, per oltre vent’anni preside dell’istituto. Due prime classi, per un totale di 102 studenti sanciscono la messa a regime del Liceo scientifico sportivo, certificata anche dall’ispezione ministeriale nei mesi scorsi.
Il prof. Fenoglio ha chiarito quanto la vita delle nostre grandi città e capitali, ma anche dei centri più piccoli e delle vallate alpine, sia legata alla presenza di fiumi e torrenti: serve mantenere con questi ultimi un rapporto di rispetto, che assecondi le tendenze naturali, perdendo di vista le quali si finisce per creare guai non imputabili ai fiumi stessi ma alla nostra insipienza. Non è detto, per esempio, che a seguito di un’alluvione si debba necessariamente disboscare le rive: si tratta di capire quale piantumazione sia adatta a radicarsi e sostenere le sponde: si può fare. Va ritrovata dunque un’alleanza, vera e propria amicizia, tra essere umano e fiumi, che serve a entrambi.
In chiusura dell’incontro, che ha visto la partecipazione del Coro del Liceo diretto dal m° Walter Gatti con tre esecuzioni (particolarmente toccante Evenu Shalom… nei giorni che stiamo vivendo), sono stati anche proclamati i vincitori delle borse di studio da parte dell’Ass. Amici del Collegio, Lion’s Club, famiglia Travaglini, dal prof. Marco Ricca e del premio fotografico che ha visto gli studenti impegnati l’anno scorso. Le loro opere erano visionabili nell’atrio della scuola, che ha anche ospitato il successivo rinfresco.