«Un attacco contro uno di noi è un attacco contro noi tutti»
Il Consiglio Europeo dei Leader Musulmani ed Ebrei si è riunito in Spagna
Il Consiglio di Amministrazione di MJLC, il Consiglio Europeo dei Leader Musulmani ed Ebrei, si è riunito lunedì 17 ottobre a Siviglia. Presenti il Presidente e mufti di Sarajevo Nedzad Grabus, i due vicepresidenti Michael Schudrich, rabbino capo di Polonia, e l’imam Yahya Pallavicini dall’Italia, Schlomo Hofmeister, rabbino di Vienna, Tarafa Bagajati dall’Austria e, in collegamento da Israele, l’altro presidente rabbino Pinchas Goldschmidt.
La scelta della riunione in Spagna è stata motivata dalla volontà di onorare il semestre di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea. Pubblichiamo la traduzione in lingua italiana della dichiarazione e del piano di azione del MJLC:
«Vediamo con la massima preoccupazione come i terribili eventi in Medio Oriente stiano avendo un impatto profondamente preoccupante in Europa, portando a sfiducia e pregiudizi che possono sfociare nella violenza. È tempo per noi di esserci l’uno per l’altro nei momenti difficili. Un attacco contro uno di noi è un attacco contro noi tutti. Anche se tra i nostri membri, e non solo, sappiamo che tale solidarietà esiste, c’è la necessità di diffondere e amplificare questo messaggio.
Gli obiettivi del Consiglio di MJLC nell’affrontare eventuali tensioni in Europa sono i seguenti:
• Il MJLC riconferma che il nostro lavoro e le nostre iniziative sono fermamente focalizzate sulla cooperazione tra le comunità ebraiche e musulmane in tutta Europa. La nostra attenzione rimane in gran parte sulle nostre comunità e sulla solidarietà tra di loro e sull’ispirare gli altri a fare lo stesso.
• Il MJLC ribadisce che la violenza che si verifica in Medio Oriente, e che colpisce anche le nostre comunità in Europa, non è di natura religiosa. Sia l’Islam che l’Ebraismo aborriscono la violenza e il terrorismo, non perdonano l’uccisione di civili, i rapimenti e altri atti di violenza e chiedono che prevalga il diritto internazionale. Tutti i luoghi sacri, ovunque siano, devono essere protetti.
• Il MJLC condanna fermamente qualsiasi incitamento all’odio o alla violenza contro ebrei, musulmani e le loro istituzioni in Europa e non solo. Ci opponiamo a qualsiasi manifestazione che inciti al terrorismo.
• Il dialogo e la cooperazione pacifica non sono mai stati così vitali come durante i periodi di conflitto. Pertanto, il MJLC invita le comunità musulmane ed ebraiche in Europa a mantenere un’apertura l’una verso l’altra e ad agire in uno spirito di cooperazione in questi tempi bui in cui ce n’è più bisogno. Chiediamo alle autorità locali e nazionali e ai rappresentanti dei media di coinvolgere e collaborare con i leaders religiosi ebrei e musulmani al fine di evitare disordini, odio e polarizzazione.
• Ci sforziamo di creare e promuovere azioni concrete tra musulmani ed ebrei come cittadini europei. Il “Programma Ambasciatori MJLC” è un eccellente esempio di come i giovani leader delle rispettive comunità, ebraica e musulmana, possano cooperare insieme nelle loro città d’appartenenza».
Nelle due città di Cordoba e Siviglia si sono svolte anche le due sessioni dell’assemblea generale EULEMA (Consiglio dei leader religiosi musulmani d’Europa) con la partecipazione di autorevoli rappresentanti musulmani da 22 Stati Europei.
La discussione si è concentrata molto sulle conseguenze dell’attacco terroristico e dei rapimenti in Israele, sulla necessità di non confondere la dignità di un popolo con un’emanazione criminale e sulla preoccupazione di strumentalizzazioni e infiltrazioni eversive tra alcuni manifestanti in Europa. La ricerca di salvaguardare il dibattito pubblico da polarizzazioni contrapposte e generalizzazioni identitarie o etiche si accompagna alla necessità di chiarire l’identità di ogni religione e di ogni rappresentanza nazionale e politica che non possono mai legittimare odio e violenza, tirannia e distruzione. Una campagna coordinata tra musulmani ed ebrei d’Europa nei confronti delle varie rappresentanze politiche nazionali e degli organi di stampa sarà promossa come prima azione di sensibilizzazione e prevenzione.