Il Parlamento Europeo vota. I giornalisti sono spiabili

La Federazione europea dei giornalisti: «permangono le preoccupazioni sullo spionaggio dei giornalisti»

Nella sessione plenaria di Strasburgo, il Parlamento europeo ha adottato ieri a stragrande maggioranza (448 voti favorevoli, 102 contrari e 75 astenuti) «la sua posizione sulla legge europea per la libertà dei media». 

La Federazione Europea dei Giornalisti (EFJ) in una nota della direttrice Renate Shroeder afferma, avendo seguito il dossier, di «apprezzare il continuo impegno che il Parlamento Europeo profonde nel preservare e promuovere la libertà dei media in un ambiente mediatico sempre più ostile e fragile».

Dall’inizio del processo legislativo, infatti, sono stati apportati cambiamenti essenziali, «ma permangono le preoccupazioni sullo spionaggio dei giornalisti. Dopo un anno di sostegno in stretta collaborazione con altre organizzazioni per la libertà dei media, la società civile e i diritti digitali, siamo comunque lieti dei progressi ottenuti, su tante questioni urgenti».

«Purtroppo – prosegue Shroeder -, il testo adottato non prevede un divieto totale dell’uso di spyware contro i giornalisti, per il quale tutti noi abbiamo lottato intensamente – soprattutto l’organizzazione europea per i diritti digitali (EDRi), ma anche tante altre organizzazioni degli editori e delle emittenti televisive; la Confederazione europea dei sindacati e i nostri affiliati e i loro giornalisti», ricorda.

Sebbene i membri del Parlamento europeo abbiano migliorato il testo della Commissione, allineandolo agli standard del Consiglio d’Europa, si legge ancora, «si sostiene che l’uso di spyware possa essere giustificato come misura di “ultima istanza”, dunque caso per caso e se ordinato da un’autorità giudiziaria indipendente di indagare su un crimine grave, come il terrorismo o la tratta di esseri umani. Il testo afferma che ciò non può comportare l’accesso alle fonti giornalistiche, ma l’Efj ne dubita, per via dell’uso di una tecnologia digitale sempre più invasiva».

Con una lettera aperta e una petizione (sostenuta anche dalla categoria professionale italiana), la Federazione Europea dei Giornalisti (Efj), il Comitato per la Protezione dei Giornalisti (Cpj) e quello dei Diritti Digitali Europei (EDRi), avevano in passato scritto al Parlamento Europeo per chiedere, «il divieto totale della sorveglianza dello spyware contro i giornalisti». La plenaria del Parlamento di ieri ha respinto tutti gli emendamenti che avrebbero introdotto tale divieto (e senza eccezioni) nell’European Media Freedom Act (Emfa).

Leggi la notizia completa qui:
https://europeanjournalists.org/blog/2023/10/04/emfa-efj-applauds-europe…

Come hanno votato i deputati: https://www.europarl.europa.eu/sedcms/documents/PRIORITY_INFO/1127/PV_PD…

Foto: Ramona Strugariu, member of the LIBE Committee and rapporteur of article 4 of the EMFA. Credits: © European Union 2023 – Source: EP