La libertà ricevuta al costo della vita di Cristo
Un giorno una parola – commento a Colossesi 2, 14
Ascolta la meditazione:
Ascolta “Un giorno una Parola: 5 settembre” su Spreaker.Io ho fatto sparire le tue regressioni come una densa nube, e i tuoi peccati, come una nuvola; torna a me, perché io ti ho riscattato
Isaia 44, 22
Dio ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce
Colossesi 2, 14
La nostra è un’epoca di libertà. La nostra vita, soprattutto in questo angolo di mondo, è caratterizzata dal poter essere vissuta nella garanzia di molte libertà.
Queste libertà di cui godiamo non provengono dalle concessioni graziose di chi ce le ha elargite con prodiga abbondanza, ma sono state conquistate con lacrime e sangue da donne e uomini che hanno lottato per conquistarle per sé e per le generazioni a venire come la nostra.
Capita sempre più spesso di vedere come ci siano generazioni che godono delle libertà a loro disposizione dandole per scontate e come ci siano poteri pronti a riprendersele al primo atto di distrazione. Le libertà conquistate sono sempre fragili, nel senso che hanno bisogno di essere vigilate e protette da chi perennemente tenta di ghermirle.
L’apostolo Paolo, o chi per lui, parla dell’esistenza di un documento a noi ostile. Ci sarebbe stato in circolazione un documento che avrebbe dimostrato che noi siamo proprietà di qualcuno che ci reclama. Un documento in mano a qualcuno che sventolandocelo davanti agli occhi ci dice che noi abbiamo degli obblighi, delle regole, degli elementi derivanti dal nostro pregresso. L’apostolo ci avvisa che si tratta di un raggiro di persone che vogliono fare di noi la loro preda (v. 8). Infatti, quel documento a noi ostile è stato a suo tempo cancellato e inchiodato sulla croce di Cristo. Non abbiamo alcun debito nei confronti della nostra vita di prima della fede in Cristo.
La libertà di cui godiamo come credenti l’abbiamo ricevuta gratuitamente, ma nondimeno non è stata acquistata «a buon mercato», al contrario è costata lacrime e sangue, è costata la croce, è costata la vita del Signore Gesù. Noi l’abbiamo ricevuta al battesimo, quando noi stessi siamo stati crocifissi con Cristo. Per questo bisogna vegliare su di essa: «Fate questo come uomini liberi, che non si servono della libertà come di un velo per coprire la malizia, ma come servi di Dio» (I Pietro 2, 16). Amen.