9791280987129_0_536_0_75

Fiducia e tradizione nella filosofia e nell’ambito cristiano

Il saggio breve del pastore Massimo Marottoli propone un’analisi di due termini fondamentali quali “fiducia” e “tradizione” raccordati insieme nell’espressione che forma il titolo del libro La fiducia nella tradizione*. Si può avere fiducia nella tradizione? Non si tratta di optare per una linea tradizionalista contro una innovatrice. La fiducia nella tradizione accade puntualmente nelle istituzioni umane dalla chiesa alla società civile.

L’architettura del testo è prodotta dalla spiegazione dei due termini: “fiducia” è intesa non su una base teologica, come atto di fede, quanto piuttosto su un terreno socio-psicologico, cioè in maniera il più orizzontale possibile, quale processo umano che apre al futuro. Il termine “tradizione” è invece spiegato su due piani, teologico e filosofico. Il piano filosofico comprende due aspetti: il consolidarsi degli endoxa, le opinioni autorevoli degli specialisti, secondo i Topici di Aristotele. Gli endoxa offrono una certa base solida nei dibattiti dialettici su argomenti controversi. Il costituirsi di questa base argomentativa è per Marottoli la modalità con cui si afferma una determinata tradizione. L’altro punto di confronto è il pensiero del filosofo della scienza Paul Feyerabend (1924-1994), che invece con il suo anything goes nega la possibilità di qualsiasi coagulazione di pensiero tale da formare una tradizione.

In ambito teologico Marottoli illustra la tradizione nei processi di costituzione del canone scritturale e dottrinale e nell’affermazione di un’autorità che si solidifica sull’esperienza viva della prima e della seconda generazioni dei cristiani. Forse la Riforma protestante predica in ambito teologico analogamente a Feyerabend la fluidità necessaria del pensiero e dell’autorità, ma finisce poi per produrre tradizioni allo stesso modo. Il capitolo conclusivo non offre una sintesi, come ci si attenderebbe, ma cerca di correggere la pretesa di fluidità assoluta di Feyerabend (e, aggiungo io, del protestantesimo).

Probabilmente l’analitico Marottoli intende illustrare alcuni meccanismi di costruzione di fiducia nella tradizione. Dalla fiducia nella tradizione non si può prescindere, sembra dirci: il punto è avere contezza di come si ripone la propria fiducia e avviare così un discorso dialettico nel quale le tradizioni e le fiducie possano essere debitamente poste in questione. A questa maturità di pensiero vuole invitarci l’autore soprattutto in ambito ecclesiastico.

* Massimo Marottoli, La fiducia nella tradizione. Massa, Edizioni Industria & letteratura, 2022, euro 14,00.