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Vertice Biden-Putin. Il Cec chiede maggior responsabilità

«Dalla nostra sede di Ginevra, la stessa città in cui vi incontrerete domani, e dalle tante altre città e paesi, villaggi del mondo in cui le nostre chiese membro svolgono i loro ministeri, osserveremo e pregheremo per i segni di speranza in occasione del vostro incontro», ha scritto in una lettera il segretario generale ad interim del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), Ioan Sauca, inviata ai due leader mondiali.

«Stiamo ancora lottando per superare la pandemia di Covid-19 – prosegue il segretario Sauca – e al contempo il mondo sta affrontando sfide ancor più grandi, sociali ed economiche, come la minaccia imposta dall’accelerazione dei cambiamenti climatici, sino all’intricata questione vitale sul nostro pianeta».

Sauca si è poi soffermato, ancora una volta, sull’annosa questione nucleare e su quella degli armamenti e delle crescenti tensioni geopolitiche.

«Come leader due grandi Nazioni avete responsabilità speciali, siete chiamati a porre rimedio alle possibili tensioni internazionali e a raggiungere tra voi un rapporto stabile, prevedibile; a migliorare le prospettive per una cooperazione globale atta ad affrontare le molteplici e complesse crisi che il mondo deve affrontare», si legge ancora nella lettera.

«Preghiamo – prosegue la missiva – che il Dio della vita e della pace v’ispiri e vi guidi in questo compito essenziale, per il bene del vostro popolo, per la nostra comunità umana interdipendente e per la creazione preziosa e unica di Dio».

Il Cec, poi, ha condiviso una preghiera preparata per i presidenti Biden e Putin e per i leader di tutte le Nazioni del mondo: «Concedi la saggezza a tutti coloro che sono delle autorità, affinché mentre governano siano liberati dal peccato». Una preghiera che sollecita il bene di tutta l’umanità e il miglioramento dell’ambiente e del mondo.

 

Foto di Albin Hillert