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Tiziano Terzani. La sua vita, «un giro di giostra»

«Con quel che sta succedendo nel mondo la nostra vita non può, non deve, essere normale. Di questa normalità dovremmo avere vergogna».

Il 14 settembre 1938 nasceva a Firenze il giornalista e scrittore Tiziano Terzani

Corrispondente dall’Asia, ricorda Rai Storia,  «per oltre trent’anni, nel 1975 è uno dei pochi giornalisti che resta a Saigon e assiste alla presa del potere da parte dei Vietcong comunisti. Da questa esperienza nasce Giai Phong! La liberazione di Saigon, che sarà tradotto in varie lingue.  Fra i primi giornalisti a tornare a Phnom Penh, dopo l’aggressione della Cambogia da parte del Vietnam, racconta il suo viaggio in Holocaust in Kambodscha. Nell’aprile del 2004, poco prima di morire, vede la luce Un altro giro di giostra. Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo.

Un altro giro di giostra è il libro con cui il giornalista ha raccontato un viaggio diverso, più intimo e personale. L’occasione è stata la grave malattia che l’ha colpito e il viaggio che l’ha portato da New York all’India, lungo le strade internazionali della medicina, sia tradizionale sia alternativa. I due percorsi si sono sovrapposti e conclusi simbolicamente davanti alla maestà senza tempo dell’Himalaya, dove Terzani ha trovato la risposta che cercava, incarnata nel volto e nelle parole di un Vecchio saggio».

Molti gli omaggi presenti oggi sui canali social, ricordi personali di chi l’ha incontrato e ancora immagini e aforismi del giornalista. 

Terzani non c’è più, restano i suoi libri, le sue frasi, i suoi pensieri. Un’eredità.

«In qualche modo le parole scritte, con la loro inevitabile precisione, fanno violenza alle cose informi che si provano, alle espressioni non formulate che ci vagolano per la testa». 

Dal libro, Un’idea di destino – Diari di una vita straordinaria