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«Réformés», il nuovo giornale delle chiese riformate svizzere

Tempi grami per la comunicazione religiosa in Svizzera.

Dopo la chiusura dei programmi a tema, annunciata nei giorni scorsi dall’emittente televisiva romanda Rts, che verrà attuata dal 2017 se non vi saranno ripensamenti, anche la carta stampata deve fare i conti con congiunture non certo favorevoli. Al punto che nel corso dell’Assemblea generale della Conferenza delle chiese riformate romande (Cer) che si è svolta la settimana scorsa a Yverdon è stato ratificato quanto si mormorava da tempo: cessano di esistere tre testate e ne nasce una nuova, comune alle chiese riformate svizzere romande.

La Chiesa protestante di Ginevra, l’Epg chiude il suo giornale “La vie protestante, Geneve”. Stesso discorso per l’omonima edizione che fino ad oggi era diffusa nei cantoni di Neuchâtel per conto della Chiesa riformata del cantone omonimo, l’Eren, e di Berna per conto dell’Unione sinodale Berne-Jura-Soleure (BeJuSo). L’Eerv, la Chiesa evangelica riformata del cantone del Vaud cessa invece di stampare «Bonne nouvelle».

Una rivoluzione, dettata da costi sempre in crescita di fronte ad una vendita di copie in calo.

Nasce invece «Réformés», letteralmente «Riformati» , sulla scia della testata francese «Réforme» e della nostra «Riforma».

Tale riorganizzazione porterà ad un calo dei costi di produzione e distribuzione, mentre non dovrebbero essere in pericolo posti di lavoro al momento. La ripartizione delle spese, che in totale per il primo anno sfioreranno i 2 milioni di franchi svizzeri, porterà ad un risparmio per le varie chiese, tranne che per l’Eerv che alla luce del maggior numero di copie diffuse sul proprio territorio, si troverà a spendere una cifra considerevolmente maggiore rispetto a quanto accadeva con «Bonne nouvelle». Ora spetta ai vari Sinodi locali ratificare o meno tale scelta, e non si tratta di un passaggio pro forma, ma si prevedono ampi dibattiti legati sia ai costi che alla perdita delle tradizionali pubblicazioni.

Gli ultimi numeri di «Bonne nouvelle» e delle due edizioni di “La vie protestante” dovrebbero uscire quindi nell’estate del 2016, mentre a partire dall’autunno, giusto in tempo per il lancio del cinquecentenario della Riforma, il nuovo prodotto editoriale dovrebbe vedere la luce. Alle chiese ora il compito di scegliere il futuro della comunicazione protestante in Svizzera.

Foto via Pixabay