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Nord Irlanda, la riconciliazione difficile

La via della riconciliazione può essere lunga e dolorosa, ma non bisogna mai smettere di percorrerla. Può essere un po’ questo il sunto della due giorni di Belfast che ha visto sedersi attorno ad un tavolo i referenti delle principali chiese cristiane dell’Irlanda del Nord (cattolica, presbiteriana, anglicana e metodista), per discutere sul percorso fatto e quello ancora da fare per un reale superamento delle terribili divisioni che hanno insanguinato per trent’anni questo lembo di terra, nella lotta fra cattolici e protestanti che ha lasciato sul terreno oltre tremila morti e ferite profondissime nella popolazione. Tant’ è che esistono nella sola Belfast ancora decine di muri che dividono le due comunità in vari punti, e queste separazioni vengono ancora considerate importanti per la sicurezza dalla maggior parte dei residenti. A tanto è potuto arrivare l’odio religioso nel cuore dell’Europa, nella seconda metà del novecento, non nel Medioevo.

A 17 anni dagli storici accordi di pace del Venerdì Santo (era il 1998) che ponevano fine a 30 anni di bombe e attentati, la società nord-irlandese è ancora profondamente lacerata al suo interno come rilevato da un documento comune stilato al termine dell’incontro ( basta pensare che le classi interreligiose miste sono appena il 5% del totale, e che spessissimo non vi sono relazioni fra coetanei delle due comunità); testo che sottolinea come «sono troppe ad oggi le diseguaglianze socio-economiche e le forme di esclusione da interi comparti della società». Per questo le chiese ribadiscono il loro impegno «a costruire nuove relazioni attraverso un dialogo veramente inclusivo, in collaborazione con la società civile, le comunità locali e i leader politici. Durante le varie sessioni i partecipanti al meeting hanno ragionato su percorsi svolti da altre nazioni per superare conflitti etnici o religiosi, ed hanno riflettuto sul ruolo che possono giocare le chiese nel sanare le divisioni storiche e sociali.

Foto Porzione di «Derry mural 9». Disponible sota la llicència CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons.