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Moschea di Parma, interviene il Consiglio delle chiese cristiane

Fa ancora discutere la questione luoghi di culto a Parma, dopo che la regione Emilia Romagna ha revocato lo status di associazione di promozione sociale all’associazione Comunità Islamica e di conseguenza fatto chiudere il centro islamico esistente in città. Interviene in merito con un comunicato anche il Consiglio delle chiese cristiane della città emiliana.

«Il Consiglio delle Chiese cristiane di Parma, di cui fanno parte le Chiese Avventista, Cattolica, Metodista e Ortodosse (greca e rumena), che è intervenuto in vario modo negli anni scorsi (2009-2014) sui temi dell’immigrazione, della libertà religiosa e specificamente sull’esigenza di assicurare un luogo di culto per i fratelli e le sorelle di fede islamica, torna a rivolgersi ai rappresentati politici, alle autorità cittadine e al rappresentante del Governo per richiamare l’attenzione su alcuni aspetti di contesto, che l’opinione pubblica tende a sottovalutare o a non voler considerare, ma che nel governo della cosa pubblica non possono essere ignorati:

– la presenza degli immigrati nel nostro paese è un fenomeno stabile e irreversibile ed anche indispensabile per la nostra economia;

– le popolazioni nel migrare portano con sé culture e religioni;

– il garantire l’integrazione e la convivenza tra le culture e tra le fedi favorisce la convivenza civile e pacifica, diversamente dalle varie forme di discriminazione che, come vediamo ancora oggi in molti paesi, generano solo tensioni sociali e violenze;

 per esprimere il proprio disagio di fronte al lungo tergiversare nella ricerca di una soluzione dignitosa e stabile per la comunità musulmana della nostra città e provincia; per esprimere la propria convinzione che una Moschea e un Centro di cultura islamica con la loro azione congiuntamente sociale, culturale e di fede non possono che favorire l’integrazione nel nostro territorio della componente musulmana.

Il Consiglio delle Chiese cristiane di Parma, affiancandosi alle varie espressioni della società civile,   

– manifesta ancora una volta la propria vicinanza alla Comunità islamica;

– sollecita le istituzioni a dare attuazione ai principi costituzionali, alle disposizioni di legge e a quanto riaffermato, nel corso del tempo, dalle sentenze delle varie magistrature (TAR, Consiglio di Stato e Corte Costituzionale);

– ricorda che rientra tra i compiti dei Comuni, nella fase di pianificazione delle modalità di utilizzo del territorio, provvedere a che sia consentito a tutte le confessioni di poter liberamente esercitare il culto, individuando le aree idonee ad accogliere i rispettivi edifici.

Il Presidente pro tempore

Pastora Noemi Falla (Chiesa Metodista)

I membri del Consiglio:

Chiesa Avventista

Pastore Daniele Calà, Bruna Codeluppi

Chiesa Cattolica

Don Raffaele Mazzolini, Franco Ferrari, Marina Conti

Chiesa Metodista

Roberto Loraschi

Chiesa Ortodossa lingua greca

Padre Dimitri Doleanschii, Rigopoula Ikonomidou

Chiesa Ortodossa lingua rumena

Padre Gavril Ciprian, Rodica Olteanu