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Firenze: all’insegna del dialogo la quarta giornata di lavori del Convegno ecclesiale nazionale

E’ iniziata oggi, con una preghiera ecumenica, la quarta e penultima giornata di lavori dei 2200 delegati del V Convegno ecclesiale nazionale attualmente in corso a Firenze sul tema «In Gesù Cristo il nuovo umanesimo». A preparare la meditazione biblica odierna insieme a padre Georgij Blatinskij, arciprete della chiesa ortodossa russa di Firenze, è stata la pastora della chiesa valdese del capoluogo toscano, Letizia Tomassone. «E’ una bella cosa – ha commentato la pastora –. Un segno di voler ascoltare voci diverse». La preghiera svoltasi alla Fortezza da Basso è stata presieduta da mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei. Successivamente, con gli interventi di Joseph Levi, rabbino capo della comunità ebraica di Firenze, e Izzeddin Elzir, imam di Firenze e presidente dell’Unione comunità islamiche d’Italia (Ucoii), i lavori sono proseguiti all’insegna del dialogo.

Oggi pomeriggio, uno dei «Trenta Incontri» – workshop tematici che si svolgono rigorosamente a porte chiuse – è intitolato «Ecumenismo e dialogo interreligioso» ed è dedicato all’incontro con esponenti di diverse tradizioni religiose della città. Per parte evangelica vi parteciperanno la pastora Tomassone, nonché la pastora battista Anna Maffei. A coordinare i lavori sarà don Alfredo Jacopozzi, direttore del centro diocesano per il dialogo interreligioso; mentre ad introdurli sarà Marco Bontempi, ordinario di sociologia generale nell’Università di Firenze, nonché coordinatore del centro diocesano per l’ecumenismo e del centro diocesano per il dialogo interreligioso. L’incontro, al quale si sono iscritti una cinquantina di delegati del Convegno ecclesiale nazionale, tratterà dell’esperienza di dialogo tra cristiani e tra credenti di diverse religioni in una città internazionale come Firenze, con, da una parte, presenze minoritarie storiche, e dall’altra, tradizioni religiose dei nuovi immigrati. Proprio a Firenze esiste da alcuni anni il coordinamento del «Dialogo ebraico cristiano islamico» (Deci) di cui fanno parte la comunità ebraica, la comunità islamica, l’arcidiocesi, la chiesa cristiana avventista, la chiesa battista, la chiesa luterana, la chiesa valdese, la chiesa ortodossa romena, la chiesa ortodossa greca.

A questo proposito Anna Maffei, sottolineando la lunga tradizione di dialogo esistente nella città culla dell’umanesimo, ha detto: «Il Deci è davvero un punto luce in questa città perché non organizziamo soltanto appuntamenti pubblici di grande importanza dal punto di vista dei contenuti – il ciclo sull’intolleranza religiosa e quello precedente sulla solidarietà sono un esempio molto ben riuscito di reale confronto – ma possiamo dire che negli anni siamo cresciuti insieme diventando ogni giorno di più, amici, fratelli e sorelle. Questo è il frutto più gustoso di questo dialogo».

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