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Battesimo, confermazione… e adesso?

Il prossimo sabato 22 aprile al tempio valdese di Pinerolo (via dei Mille 1), dalle 16,30 alle 20,30 si terrà un incontro rivolto a tutti i catecumeni e le catecumene che stanno finendo o hanno appena finito il loro percorso di formazione… ma sono benvenuti anche coloro che hanno ricevuto il battesimo o fatto la confermazione negli anni scorsi.


Questo momento di aggregazione, che prevede l’incontro con rappresentanti di diverse realtà giovanili, tra cui (ma non solo): Gruppi Giovani, Colonie, Coretto, Agape, Bagnou, Casd, Fgei, ecc.. seguito da una cena “porta e condividi” è pensato all’interno del percorso di animazione giovanile del Distretto per far conoscere le varie opportunità che ci sono per i giovani e le giovani.
 Si chiede ai partecipanti di confermare la loro presenza al 334-5487859, e di contribuire alla cena portando un piatto o una bevanda da condividere.

Da dove nasce l’idea di questo incontro? Ce lo spiega Anais Scaffidi Domianello, coordinatrice per il progetto di animazione giovanile del Distretto: «Quest’anno, con le staff che hanno organizzato i weekend catecumeni ad Agape, abbiamo condiviso il pensiero che forse questi giovani, che vediamo entusiasti partecipare al weekend e poi non vediamo più, sono abituati all’idea che il percorso all’interno della chiesa finisca con la confermazione. Certo, all’interno della lettera ai concistori in vista della confermazione o battesimo, si scrivono cose molto promettenti, ma sappiamo bene che poi spesso questi “buoni propositi” non trovano riscontro nella realtà dei fatti, purtroppo».


Quindi, che fare? 
«La risposta che ci siamo dati è stata di provare a coinvolgere tutti e tutte coloro che hanno appena terminato il percorso di catechismo, o sono in procinto di farlo. Durante questo incontro intendiamo rispolverare, o scoprire insieme, struttura e meccanismi partecipativi delle nostre chiese; oltre a offrire una panoramica delle varie realtà giovanili che orbitano fuori e dentro le chiese del nostro territorio. La speranza è che attraverso l’incontro con persone, talvolta poco più grandi di loro, che hanno scelto di impegnarsi in questo modo per proseguire il cammino all’interno della propria comunità, i giovani e le giovani possano incuriosirsi e avvicinarsi queste realtà, rispondendo al contempo al bisogno sempre attuale che queste hanno di trovare nuove forze per proseguire con le proprie attività. Funzionerà? Non possiamo fare altro che scoprirlo e crediamo che valga decisamente la pena fare un tentativo. La speranza è che possa rivelarsi un’esperienza positiva, da riproporre l’anno successivo e magari chissà, che ci permetta di consolidare una nuova buona abitudine…».



Foto di Pietro Romeo